La maestra delle scuole elementari di Mendrisio dovrà rimanere a casa. Almeno per ora. Il Consiglio di Stato ticinese ha infatti respinto il ricorso inoltrato contro la sua sospensione immediata, decisa dal Municipio il 19 gennaio scorso, dopo avere appreso che la docente, il giorno prima, aveva legato le gambe di un’allieva per correggerle la postura.
Una misura ritenuta sproporzionata dal legale della donna, l’avvocato Stefano Ferrari, che lamentava anche una palese violazione del diritto di essere sentiti. Di qui il ricorso, a cui il Governo ha però risposto picche.
L’insegnante, contro la quale la procura ha aperto nel frattempo un procedimento penale, non potrà dunque tornare in aula fino a nuovo avviso. Continuerà comunque a percepire lo stipendio.
Francesco Lepori