Ticino e Grigioni

"La paglia si lavora, non s'intreccia"

Passato e presente di un gioiello industriale della Valle Onsernone

  • 15 agosto 2021, 20:54
  • 10 giugno 2023, 13:25

CSI 18.00 del 15.08.21 Il servizio di Romina Lara

RSI New Articles 15.08.2021, 21:04

  • CSI
Di: CSI

Da cinquant’anni, il Museo a Loco ci regala storie e tradizioni della Valle Onsernone. Come quelle del mercato della paglia, che ha costituito per secoli la base economica e una particolarità di questa valle del Locarnese. Un lavoro, quello dell'intreccio, soprattutto femminile. Una “binde”, se vogliamo riprendere un termine tecnico, che ci ricorda, nell’anno dei cinquant’anni dall'introduzione del suffragio femminile in Svizzera, il ruolo della donna nella società di quell'epoca.

Attraverso questo reportage radio, ripercorriamo con la collega, Romina Lara, e con il curatore, Mattia Dellagana, le condizioni di lavoro e di vita non solo di donne, ma anche di uomini e famiglie.

Gli ambienti della casa tipica della Valle, dal pavimento in pietra e il soffitto in legno, racchiudono l’essenza, le tecniche, la fatica del lavoro di un tempo. Non solo la farina bóna, ma anche la paglia è stata una materia prima importante per questa regione. Sapevate che ci fu un contrabbando di 10'000 cappelli messo in atto da quattro persone ed oltre 40 portatrici, dalla Valle Onsernone all’Italia? Ebbene sì, tutto è documentato.

La svolta nel dopoguerra

La paglia fu il cardine di un’intera economia e della società. Tuttavia, perse progressivamente slancio nel corso del XX secolo. Nel secondo dopoguerra, poi, le superfici agricole si riducono drasticamente. La Valle inizia un processo di trasformazione, perdendo parte della tradizione, ed anche la manodopera, costretta ad emigrare.

Già dagli anni Trenta, grazie ad alcune famiglie e a strutture come la “Barca” di Comologno, l’Onsernone diventerà anche una meta per diverse figure intellettuali di spicco, come Ignazio Silone e, più tardi, Max Frisch.

Dagli anni ‘70 subentra poi un nuovo elemento a trasformare la composizione sociale della Valle. Diventa, infatti, luogo privilegiato di vacanza, scelto in particolare da giovani svizzeri tedeschi. La Valle si trasforma così sotto nuovi influssi, pensieri e culture.

L’industria oggi: testimonianza di Mariapia Gamboni

Sul perché, proprio con la paglia s’intrecciò il successo dell’industria della Valle resta tuttora un velo di mistero. Ma cosa rimane oggi di questa produzione? Mariapia Gamboni è un’artigiana membro dell’associazione Pagliarte, fondata nel 2005 per recuperare e mantenere viva l’antica tradizione.


Il servizio è di Romina Lara:

Intervista delle CSI del 15 agosto 2021

RSI Ticino e Grigioni 13.08.2021, 23:09

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