"Letti freddi", firme consegnate

La petizione detta dei "Letti freddi", che chiede l'abolizione della tassa sui posti letto nelle case secondarie, è stata consegnata giovedì alla Cancelleria dello Stato a Bellinzona.

Allo stato attuale, la legge in vigore dal 2014 prevede un contributo alle Organizzazioni Turistiche Regionali (OTR) prelevato tassando ogni letto contenuto nell’abitazione, sia che lo si occupi sia no (da qui la denominazione “letti freddi”), con una cifra che va dai 15 ai 100 franchi all'anno, a seconda dell'accessibilità e dell'offerta turistica dove è ubicata la residenza.

Ciò che chiedono gli oltre 1'200 firmatari è "l’abolizione del criterio di imposizione per letto, sostituendolo con un’autocertificazione indicante il numero dei pernottamenti oppure altri criteri finalizzati ad una tassazione equa “. La tassa, denunciano, è anche causa di situazioni che "sfociano nell'assurdo". Un esempio su tutti: la vedova che dorme su un materasso matrimoniale è costretta a tagliarlo in due o pagare doppio.

Questa tassa di soggiorno però non ha solo avversari. Ci sono comuni a forte vocazione turistica che la difendono. Uno di questi è il Gambarogno, che sul suo territorio ha ben il 50% di residenze secondarie.

"Per noi è un elemento importantissimo - ha detto ai microfoni RSI il sindaco Tiziano Ponti - prima di tutto per la promozione del territorio e per eventi anche di ampio respiro, come Moon & Star o il Festival del Film, ma soprattutto per la manutenzione, come per esempio quella dei sentieri".