Franco Longo dovrà rimanere in carcere, almeno fino alla metà di marzo. Lo ha deciso la Corte dei reclami penali del Tribunale federale, respingendo il ricorso inoltrato dai legali del 60enne italiano residente a Vacallo. Longo è stato arrestato il mese scorso con l’accusa di appartenere a una cosca della ‘ndrangheta attiva nel Milanese. Secondo gl’inquirenti fungeva da persona di riferimento per il riciclaggio del denaro proveniente dai traffici dell’organizzazione criminale. Longo aveva acquistato alcuni immobili nella regione, compreso un palazzo (di sua proprietà al 50%) in via Motta a Chiasso.
Il 60enne, difeso dagli avvocati Sterfano Ferrari e Renzo Galfetti, respinge ogni addebito. La Crp ha ritenuto però che sussistano sufficienti elementi di colpevolezza per giustificarne la detenzione, motivata con la necessità di scongiurare i pericoli di fuga e di collusione. L’inchiesta – ricordiamo – è condotta dal ministero pubblico della Confederazione.
Francesco Lepori