Ticino e Grigioni

"Non mi sono opposta per amore"

Così la donna a processo con il marito a Lugano per anni di abusi sessuali sui figli. Lui ammette solo una trentina di episodi

  • 13 novembre 2019, 13:00
  • 9 giugno 2023, 18:21

PP 12.00 del 13.11.19 - Il servizio di Francesca Calcagno

RSI Ticino e Grigioni 13.11.2019, 12:50

  • tipress
Di: CSI/pon

Il presidente della Corte delle Assise criminali riunita a Lugano, il giudice Amos Pagnamenta, ha indagato mercoledì mattina i motivi che hanno spinto una coppia del Bellinzonese, a processo per anni di atti sessuali con i figli, a commettere quegli atti, a filmarli e documentarli. Atti cominciati nel 2002, quando la bambina aveva 3 anni, il bambino 7, e che per la loro crudezza e per rispetto delle vittime non vengono ripercorsi nel dettaglio nemmeno in aula. Il processo si tiene a porte chiuse proprio per la drammaticità della vicenda.

Pagnamenta ha cominciato a interrogare la donna, 45enne, secondo la quale tutto è partito da un'idea del marito, che ha coinvolto i figli in foto "osè". Poi, però, la situazione è degenerata. Perché allora, non si è mai opposta? Per egoismo, ha spiegato in lacrime la donna, che ha pianto durante tutta la prima fase del processo. Ha detto che amava tanto il marito da essere disposta a fare qualsiasi cosa per compiacerlo e non perderlo. Questo tipo di rapporto si è interrotto solo mesi dopo l’arresto, ha aggiunto l'imputata, che recentemente ha chiesto il divorzio.

La coppia deve rispondere di una lunga serie di capi d’accusa, dalla coazione sessuale alla pornografia dura. L'uomo, di 50 anni, è accusato anche di violenza carnale. In tarda mattinata, dopo una pausa, si è tenuto anche il suo interrogatorio. La voce ferma, l’uomo ha ammesso solo una trentina di episodi e nega rapporti completi con la figlia. "Ho capito la gravità di quanto ho fatto solo dopo mesi di carcere", ha detto. Dopo alcune domande, si è poi avvalso della facoltà di non rispondere. Nel pomeriggio parola all'accusa.

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