Si avvia verso un decreto d’abbandono l’inchiesta sulla morte dei due argoviesi che il 13 luglio scorso, nella frazione di Fontana, vennero decapitati da un cavo d’acciaio mentre si apprestavano a raggiungere, in sella alla propria moto, il passo della Novena.
Tre uomini della zona stavano raccogliendo dei piccoli tronchi con l’ausilio del cavo in questione, attaccato al braccio di una scavatrice. A un certo punto un fascio di legna s’incagliò nel terreno. Loro cercarono di sbloccarlo tirando la fune, che però uscì dalla morsa nella quale era stata infilata, trasformandosi in una fionda micidiale. Il 45enne e la moglie, di 39 anni, morirono sul colpo.
Da qui l’ipotesi di omicidio colposo. Ma la perizia tecnica disposta dalla magistratura, giunta ieri alle parti, ha escluso responsabilità di carattere penale. Il materiale utilizzato era perfettamente funzionante. I tre avevano preso inoltre tutte le precauzioni necessarie. Non potevano prevedere, in base all’esperienza e alle proprie conoscenze tecniche, quanto poi accadde. Il loro legale, Brenno Canevascini, ha quindi già chiesto al procuratore pubblico Paolo Bordoli l’abbandono del procedimento aperto nei confronti dei suoi assistiti.
Francesco Lepori
Gallery video - Bedretto, perizia scagiona gli operai
Gallery audio - Bedretto, perizia scagiona gli operai
Contenuto audio
CSI 18.00 Servizio di Francesco Lepori
RSI Info 05.12.2013, 18:55