Ticino e Grigioni

Dimenticati a Lugano 5 milioni di euro

L’autorità giudiziaria italiana ha rischiato di perdere parte del tesoro dell’ex sindaco mafioso di Palermo Vito Ciancimino sotto sequestro in Svizzera

  • 20.02.2014, 18:55
  • 06.06.2023, 13:50
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Massimo Ciancimino - il figlio dell'ex sindaco di Palermo - durante il processo conclusosi con la sua condanna per riciclaggio

  • KEYSTONE

Per quasi tre anni l'autorità giudiziaria italiana si è dimenticata di farsi ridare 5 milioni di euro confiscati in Svizzera a Massimo Ciancimino dopo la condanna per riciclaggio e ritenuti parte dello smisurato tesoro del padre, Vito Ciancimino l'ex sindaco mafioso di Palermo autore del cosiddetto sacco edilizio della città.

A permettere allo Stato italiano di evitare di perdere il denaro è stata una segnalazione giunta ai colleghi palermitani da Lugano. Il Ministero pubblico ticinese, tramite il portavoce Saverio Snider, ci ha confermato di non aver avuto alcun ruolo nella vicenda. Probabile quindi che a muoversi sia stata l’antenna luganese della Procura federale.

I 5 milioni erano solo una parte dell'immenso patrimonio che comprendeva immobili, titoli, uno yacht e polizze assicurative, definitivamente confiscato a Ciancimino quando nel 2011 passò in giudicato la sua condanna a 2 anni e 8 mesi per riciclaggio. Per un difetto di coordinamento tra magistrati probabilmente il denaro non è mai stato reclamato.

Ora, dopo la segnalazione partita da Lugano, tramite rogatoria al ministero della Giustizia è stata chiesta la restituzione delle somme. In parte resteranno in Svizzera a titolo di commissione prevista dalla legge. La stessa legge che consente all'interessato di riprendersi il denaro se l'autorità giudiziaria non se ne impossessa.

Ansa/Diem

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