Le persone che cercano lavoro su territorio varesino sono più di 35'000. Tra questi 23'000 sono uomini, 12'000 donne. Il tasso di disoccupazione (8,6%) è in continua crescita e nel 2013 ha superato la media in Lombardia (8,1%). Come precisa la Camera di commercio di Varese in una nota diffusa mercoledì, rendendo noti dati nazionali, i maschi senza impiego arrivano al 10,3% della popolazione attiva (Lombardia 7,6%), attestandosi su valori non distanti dalla media italiana (11,5%).
Non va meglio altrove
Non va meglio alle altre province adiacenti ai confini svizzeri. Il tasso di disoccupazione a Como, nel 2013, ha raggiunto l’8,6 % (nel 2012 era del 6,1%). Lecco ha visto l’aumento di oltre un punto percentuale, dal 6,9% del 2012 all’8,1 dello scorso anno. In leggera controtendenza il dato di Sondrio che ha visto una diminuzione di circa un punto, passando ad una disoccupazione vicina all’8%. Nel Verbano Cusio Ossola, per passare dalla Lombardia al Piemonte, il valore di disoccupazione è salito al 7,3% contro il 6,9% del 2012.
Questi dati lasciano pensare che la pressione sul mercato del lavoro ticinese potrebbe crescere, visto che molti italiani guarderanno oltre confine per trovare un posto dove lavorare.
I motivi dell'accentuarsi del fenomeno sono la crisi economica iniziata nell’agosto 2008 e il "perdurare dell’incertezza" sugli scenari di crescita.
Red. MM/Da.Pa./sdr
Peggio per i giovani
Nella provincia di Varese il tasso di disoccupazione risulta ben superiore a quello registrato durante la crisi del 2009 (allora al 6,3%, con 25'000 persone interessate) e colpisce soprattutto i giovani (dai 15 ai 24 anni). Nel 2013 la disoccupazione giovanile è salita dal 25,2% al 39,1%, con punte del 45% per i maschi (29% per le femmine).
Gallery image - Sul confine un esercito di disoccupati