Scienza e Tecnologia

Buchi neri, Hawking aveva ragione

L'area del cosiddetto orizzonte degli eventi può solo accrescersi: i calcoli del Massachussets Institute of Technology

  • 2 luglio 2021, 16:54
  • 10 giugno 2023, 12:19
L'immagine catturata grazie a una rete di radiotelescopi

L'immagine catturata grazie a una rete di radiotelescopi

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Di: ATS/Bleff

Il teorema di Stephen Hawking sui buchi neri è stato dimostrato per la prima volta. Formulato nel 1971, prevede che l'area del cosiddetto orizzonte degli eventi, il limite oltre il quale nè materia nè luce riescono a sfuggire, può solo accrescersi. La ricerca è stata realizzata da un gruppo coordinato da Maximiliano Isi del Massachusets Institute of Technology (Mit).

La conferma è arrivata dalle onde gravitazionali prodotte dalla fusione (rilevata per la prima volta nel 2015) fra due buchi neri. Analizzando il segnale emesso, i ricercatori del Mit hanno calcolato l'area dell'orizzonte degli eventi del buco nero finale, che è risultato più grande della somma di quella due buchi neri di partenza, come previsto dalla teoria dal celebre cosmologo britannico scomparso nel 2018.

Lo studio, concludono gli autori, "ci fornisce un nuovo strumento per sondare i segreti di questi oggetti misteriosi e testare i limiti della nostra comprensione dell'universo".

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