Storia del noce e del castagno
Il castagno e il noce sono specie arboree economicamente importanti in Europa. Il fatto che oggi i loro frutti e il loro legno siano così diffusi è merito degli antichi Romani. I ricercatori dell'Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL e dell'Università di Berna hanno ripercorso la storia della loro diffusione basandosi su pollini e macroresti vegetali. In uno studio pubblicato sulla rivista "Environmental Archeology", quattro ricercatori hanno tracciato la storia del castagno e del noce e per la prima volta è emerso un quadro completo della storia colturale e della diffusione e di queste due specie arboree in Europa. Per capire come si è svolta la ricerca e perché è così importante tracciare la storia di queste due piante, Alessandra Bonzi ha raggiunto al telefono Marco Conedera, ingegnere forestale e ricercatore presso l’Istituto Federale di ricerca WSL a Cadenazzo.
Sacre! Al Tanzhaus di Zurigo
Sono passati centodieci anni da quanto Igor Stravinski e la celebre compagnia dei Ballets Russes di Diaghilev presentarono con immenso scandalo Le Sacre du Printemps: era il 29 maggio 1913 e da allora quest’opera rivoluzionaria della danza non ha mai smesso di stimolare nuovi artisti e nuove produzioni. Una delle più inattese è quella presentata attualmente al Tanzhaus di Zurigo da due giovani performer svizzere (Teresa Vittucci e Annina Machaz) e dalla compagnia del Theater Hora, che è composta da interpreti con handicap mentale. Il nostro Lou Lepori è andato a Zurigo per assistere a questo spettacolo, intitolato Sacre!
DOSSIER – Tortura (4./5)
Il tema del dossier di questa settimana è la tortura: il punto di partenza è un libro, appena stampato in Italia ma in realtà uscito nel 1958 in Francia (e subito ritirato dalla censura). Si tratta di “La question”, di Henry Alleg, uscito in Italia da poco per Einaudi con il titolo "La tortura". Nei giorni scorsi abbiamo approfondito alcune realtà singole in cui c’è stato un ricorso sistematico alla tortura – la guerra franco-algerina, il Tribunale dell’Inquisizione, il campo di prigiona di Guantánamo - mentre oggi affrontiamo la tortura su un piano filosofico e del diritto. Lo facciamo con Marina Latta Costerbosa, docente di Filosofia del diritto presso l’Università di Bologna.
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