Tra la fine del 2012 e la metà del 2013, negli Stati Uniti prendeva piede una campagna social collegata a un hashtag (quelle parole chiave precedute dal simbolo del cancelletto): #Blacklivesmatter. Una campagna nata sull’onda lunga di un caso di cronaca nera fortemente mediatizzato nel Paese: l’uccisione di Trayvon Martin, 17enne afroamericano colpito a morte da un vigilante di quartiere, George Zimmerman. Dal proscioglimento di Zimmerman all’omicidio di George Floyd nel 2020 Black Lives Matter (BLM) è diventato un movimento di protesta centrale negli Stati Uniti, è sceso per le strade, si è in parte internazionalizzato, lottando contro la violenza nei confronti degli afroamericani e in particolare contro la brutalità della polizia. In quale contesto nasceva BLM? Cosa ha ottenuto? Quali ne sono state le criticità? Alessandro Chiara ha fatto un bilancio dei 10 anni del movimento insieme a Stefano Luconi, professore di Storia dell’America del Nord presso l’Università di Padova e autore di diversi libri dedicati alla storia degli afroamericani.
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