
Dalla parte dei non-famosi
Laser 24.02.2014, 01:00
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Non nasconde il suo affetto per i personaggi “minori”, e anche nel suo ultimo libro "L'italiano, lingua popolare", il linguista Sandro Bianconi guarda con simpatia a pasticceri, donne di casa, artigiani: migranti che dal ‘600 partivano dal Ticino e dalla Bregaglia per andare in Francia o in America.
Ottant’ anni, nominato di recente Accademico della Crusca, Bianconi è stato docente alla Magistrale di Locarno, direttore del festival di Locarno nei turbolenti anni della contestazione, ha fondato e diretto fino al 1998 l'Osservatorio linguistico della Svizzera italiana.
Fra le sue opere si ricordano "Lingua matrigna", "Italiano e dialetto nella Svizzera italiana", 1980; "I due linguaggi"; "Storia linguistica della Lombardia svizzera dal medioevo ai nostri giorni", 1989; "Plurilinguismo in Val Bregaglia", del 1998 e "Lingue di frontiera.”
Per le due puntate di Laser a lui dedicate ( la seconda in onda il 10 marzo) Cristina Foglia lo ha incontrato nella sua casa di Minusio.
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