Stai colmo! Questo mi sono detto nel fare voto di vastità, scavando il fosse, usando il confine tra sogno e bisogno (l’incubo è confonderli). Come un intimatore di alt, come un battitore di ciglia che mette all’asta gli apostrofi delle palpebre, come l’inventore del cuscino anticalvizie o del transatlantico anti agressione, come chi è posseduto da sciamanesimo estatico, a suon di decibellezze da scorticanto, come giaguaro che diventa uno degli animali più lenti se in ascensore e come lumaca che diventa uno dei più veloci se in aereo, così tra tellurico e onirico, tra lo scoppio delle alte cariche dello stato (delle cose), tra me e me, in uno spazio da antipodi, in un limbo dell’imparadiso (infermo di mente piu’ che fermo di mente), ho avuto un sentore: urge. (Alessandro Bergonzoni) Eccoci all'appuntamento con un altro travolgente spettacolo dell'attore bolognese
Alessandro Bergonzoni. Il titolo "Urge" ci lascia presagire un'imminenza, un desiderio irrefrenabile di raccontare ed interpretare il mondo attraverso uno sguardo ampio, allargato, multiforme. Il "Voto di vastità" è nei virtuosismi lessicali e immaginativi di Bergonzoni, una necessità di vedere il mondo che ci circonda attraverso una lente che svela l'invisibile, il trascendente, l'anima, al di là delle appartenenze, delle opinioni, degli schieramenti. Bergonzoni è come sempre autore e attore della sua nuova creatura e si avvale della regia di Riccardo Rodolfi. Ma nel suo "voto di vastità" si snoda da alcuni anni un'attività parallela che lo vuole anche pregevole artista visivo. Sotto questa nuova veste, ha recentemente pubblicato un singolare libro d'arte e pensieri dal titolo "Bastasse grondare", edito da Scheiwiller.

Il "voto di vastità" - Incontro con Alessandro Bergonzoni
Laser 13.01.2011, 02:00
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