Per riuscire a comprendere la storia europea del 900 e mettere a fuoco le problematiche sorte in seguito alla dissoluzione degli imperi e dei totalitarismi, secondo Marina Cattaruzza è indispensabile che la storiografia affronti i temi specifici di questo periodo storico superando l’ottica nazionale. Un atteggiamento che in realtà incontra ancora oggi resistenze molto forti. Professore ordinario di Storia contemporanea generale all’Istituto di Storia dell’Università di Berna dal 1999, Marina Cattaruzza, è un’esperta di problematiche storiografiche dell’Europa del 20° secolo. Particolarmente interessata ai temi connessi alla crisi della cultura europea nel 900 nei territori dell’Adriatico nord-orientale, Cattaruzza ha condotto ricerche di storia sociale, di storia dei totalitarismi e delle religioni politiche, di storia del fascismo, del nazismo e dell'olocausto. Tra le sue ricerche più note vi è la Storia della Shoah, pubblicato in 4 volumi dalla UTET nel 2005. Uno studio corposo, che Marina Cattaruzza ha curato insieme ad altri eminenti specialisti e costituisce la più completa e articolata opera sul tema dell’olocausto nel panorama editoriale internazionale. Di più recente pubblicazione il suo studio “L’Italia e il confine orientale” nel quale l’autrice ricostruisce con puntualità la storia di questo confine contestato e conteso a partire dalla disastrosa guerra del 1866 fino al 2006. Marina Cattaruzza è presidente del consiglio scientifico e membro del direttivo di numerosi Istituti storici svizzeri e italiani e collabora con l’università centroeuropea di Budapest per il superamento di una storiografia nazionale.

Per il superamento di una storiografia nazionale - Incontro con Marina Cattaruzza
Laser 02.06.2010, 02:00
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