Durante gli anni di guerra e disperazione, l'amore ha avuto un ruolo fondamentale in Afghanistan ed è stato trasmesso soprattutto attraverso la poesia che ne ha incarnato lo spirito. Lo racconta Pir Mohammed Karwan, sommo poeta della letteratura pashtun contemporanea, intervistato nella sua casa, nella provincia di Khost (nord-est del paese) dal reporter Filippo Rossi. Karwan si racconta e spiega i suoi versi poetici, che parlano di speranza, di amori proibiti e di sogni di un futuro migliore, mettendo al centro del discorso la poesia come filo conduttore in un paese dove le privazioni e la paura per il nuovo, hanno ancora il sopravvento. Durante una serata di "mashaira", dove i poeti si incontrano per recitare poesie, Karwan si illumina insieme ai suoi ospiti quando riascolta i versi scritti da lui stesso e cantati da un suo amico. Un modo per distrarsi ed evadere da un quotidiano spesso difficile ma soprattutto una maniera di comunicare con il paese e lanciare un messaggio di unità e pace, trasmettendo versi che emanano un'energia vitale di amore e ricordando le radici comuni, gli eroi del passato, di un paese che vacilla e ha bisogno di una ragione di vita per non collassare un'altra volta.
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