- Lo strumento e il teatro del musicista drammaturgo Marco Schiavon -
A morte il manometro!... A morte il manometro!... E poi insulti e spari che non fanno vittime: quasi un Western, il gran putiferio tra musicisti messo in scena da Federico Fellini nel finale del suo "Prove d'Orchestra", pellicola del 1979 che ci dà il La per questo incontro. Il nostro ospite infatti nasce in Italia solo qualche anno prima di questo film, a Treviso nel 1974. Nella vita fa tante cose, tra cui studiare matematica all'università e giocare a rugby, ma soprattutto coltiva due passioni, la musica e il teatro.
Oggi Marco Schiavon è il primo oboe dell'Orchestra della Svizzera Italiana e ha vinto premi come drammaturgo scrivendo pièces (il più recente, il “Cendic Segesta”, attribuito dal Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea per “Il Colore della Forma”, pezzo dedicato alla figura del pittore Gino Rossi). È con questo poliedrico musicista che facciamo conoscenza, a suon di Britten, Rota e… papere.
L'assistenza tecnica è di Jgor Gianola.
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