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Basta insulti e trivialità

NZZ, Prime misure contro la deriva dei commenti sui blog dei massmedia

  • 08.02.2017
  • 35 min
  • keystone
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La Neue Zuercher Zeitung, il più prestigioso quotidiano svizzero, ha deciso: basta commenti dei lettori. Troppe le offese, troppe le bassezze, troppe le prese di posizione inappropriate. Troppo lavoro immane per le redazioni che devono controllare, filtrare ciò che viene pubblicato.

Si tratta di una svolta di un certo peso che pone al centro dell’attenzione tutta una serie di problematiche. Come giudicare la scelta? Cosa fanno gli altri? Quali problemi legali ci sono quando un anonimo pubblica insulti sul sito di un giornale? Quali i dilemmi etici? Come conciliare la voglia di partecipazione del pubblico e l’etica del giornalismo?

Interrogatici che partono da una costatazione. La relazione tra operatori dei media e pubblico negli ultimi anni è cambiato molto. Prima le cose erano chiare: il rapporto tra medium e pubblico era unidirezionale, ovvero il giornale pubblicava e il pubblico leggeva. Oggi invece questa linearità è stata sostituita da una relazione più complessa. Il pubblico non è più solo fruitore, ma anche attore attivo. Può essere una fonte. Ma soprattutto è in grado di fornire un feedback immediato rispetto a quello che viene pubblicato. Il problema è che non tutti si firmano con il loro nome, non tutti usano le buone maniere. E allora che fare? Censurare? Controllare?

Ne parliamo a Modem con:

  • Natascha Fioretti Giornalista freelance, già ricercatrice all’Osservatorio europeo di giornalismo, da anni si occupa di stampa ed editoria

  • Marco Bazzi, giornalista, fondatore e direttore di “LiberaTv”

  • Enrico Bianda, Giornalista culturale Rsi, studioso dei media

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