"Israele ha il diritto di difendersi, da parte sua non c’è stata finora una reazione eccessiva". Queste alcune delle poche parole che il presidente statunitense Joe Biden ha finora dedicato al conflitto che da una settimana ormai sta di nuovo insanguinando Israele e i Territori palestinesi.
Una crisi che secondo molti commentatori ha colto impreparato lo stesso Biden, alle prese con la gestione della pandemia e, a livello internazionale, con la concorrenza crescente della Cina. Il conflitto medio-orientale non era tra le questioni che la nuova amministrazione americana considerava prioritarie, a tal punto che Biden non ha finora nominato il nuovo ambasciatore USA in Israele, a Gerusalemme, in quella che gli Stati Uniti considerano la capitale del Paese. Una scelta voluta da Donald Trump e contraria al diritto internazionale e alla visione degli altri principali Paesi del pianeta.
Come dunque si stanno muovendo gli Stati Uniti per cercare di placare questo nuovo conflitto israelo-palestinese? Davvero Joe Biden ha dimostrato finora di essere su posizioni simili a quelle di Donald Trump? Quale il ruolo delle altre potenze, in particolare della Cina che proprio in queste ore si è proposta come mediatrice del conflitto? E quali infine gli strumenti su cui può far leva la comunità internazionale per tentare di porre fine alle violenze?
Queste alcune delle domande e degli argomenti che affrontiamo con i nostri ospiti:
Luciano Bozzo, professore e Direttore del Centro di Studi Strategici e internazionali dell'Università di Firenze
Marco Sassòli, professore di diritto internazionale e umanitario all’Università di Ginevra
Fabrizio Tonello, professore di scienze politiche all’università di Padova, specialista di Stati Uniti
Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay
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