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Quel 68 ticinese

corsi e ricorsi storici a cinquant’anni dall’occupazione dell’aula 20 della scuola magistrale di Locarno, iniziata il 9 marzo del 1968

  • 09.03.2018
  • 34 min
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La volontà di “fare gruppo”, di creare esperienze condivise e un frequente richiamo al principio di “solidarietà” erano ben presenti tra gli studenti di allora- Già nel primo numero della rivista studentesca «Il Conciliatore», pubblicato nel maggio 1967, questi concetti erano stati evocati. Ma fu lo stile particolarmente duro del direttore della scuola magistrale di Locarno Carlo Speziali a scatenare la ribellione degli studenti e di qualche docente che rivendicavano fra l'altro un maggiore dialogo e un aggiornamento dei programmi di studio. La protesta, sfociata nell’occupazione per quattro giorni dell’aula 20 della magistrale, fu sempre pacifica anche se poi suscitò una viva reazione nel paese e una condanna quasi unanime da parte della stampa. Ma cosa chiedevano concretamente questi studenti? Come ha vissuto la società ticinese questa protesta, che fu la prima nel suo genere? C’era un legame anche indiretto con il movimento internazionale del ‘68 che sfociò poi nel maggio parigino? Cosa è rimasto dello spirito di quei giorni? In quale misura la scuola ticinese ha poi tenuto conto delle richieste didattiche espresse dagli studenti? Ne discutiamo a modem con lo storico Mauro Stanga, che dedicò il suo mémoire di licenza al '68 in Ticino, Marcello Ostinelli, docente, storico e filosofo, ex occupante dell’aula 20 e l’educatrice Barbara Stämpfli, ex studente alla magistrale. Proporremo inoltre la testimonianza di un’altra testimone di questa occupazione, la docente Marilli Amsler Bandisti.

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

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