Il partito sotto i riflettori
Modem

La stangata

L’UDC a testa bassa dopo il NO popolare all’autodeterminazione

  • 26.11.2018
  • 35 min
  • Keystone
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Che per l’iniziativa sui "giudici stranieri" non sarebbe stata facile era nell’aria, ma le proporzioni sono per certi versi sorprendenti: il 66,3% degli elettori svizzeri ha bocciato l’iniziativa cosiddetta per l’autodeterminazione. Il testo democentrista non ha trovato l’approvazione di alcun cantone elvetico, superando in diversi casi il 75% dei no.

Che cosa è successo? C’è chi punta il dito contro una campagna sottotono, ben diversa da quelle a cui l’Unione democratica di centro aveva abituato la popolazione. C’è chi replica che i mezzi finanziari a disposizione del partito erano nettamente inferiori rispetto a quelli messi in campo dai promotori del "no". C’è poi chi sostiene che il tema era troppo tecnico per arrivare "alla pancia" della gente.

Quello che è certo è che l’UDC è uscita sconfitta da questa votazione. Il primo partito svizzero non riesce più a convincere? Con che spirito affronterà la campagna per le elezioni del 2019? Come è cambiato il rapporto del partito con il popolo? Come conquistare quella fetta di popolazione di fuori del suo elettorato che ha saputo mobilitare per altri temi?

Per rispondere a queste e altre domande a Modem interverranno:

Piero Marchesi, presidente UDC Ticino

Daniel Bochsler, politologo svizzero, assistente alla Central European University di Budapest

Roberto Porta, responsabile cronaca nazionale di RSI Rete 1.

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

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