Il tasso ipotecario di riferimento, determinante per il calcolo degli affitti, rimane invariato all’1,50%, ha reso noto lunedì l’Ufficio federale delle abitazioni. A inizio marzo c’era stata una riduzione di un quarto di punto, che apriva la strada alla possibilità per gli inquilini di richiedere un abbassamento della pigione. Ciò se quella in vigore è ancora basata su tassi dell’1,75% o superiori.
Il tasso ipotecario di riferimento è basato sul tasso d’interesse medio, ponderato in base al volume dei crediti ipotecari svizzeri. Il dato è in discesa, dall’1,53% all’1,44%, ma - per effetto dell’arrotondamento - non basta ancora per un nuovo ritocco.
Nel 2023, lo ricordiamo, si era assistito a due incrementi in breve tempo, i primi dall’introduzione di questo strumento.
Oltre alla variazione del tasso d’interesse di riferimento, ricorda l’UFAB, possono avere un ruolo nel calcolo dell’affitto altri fattori di costo, come la variazione dell’indice nazionale dei prezzi al consumo (rincaro).

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Notiziario 02.06.2025, 10:00
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