Il 2014 è stato un anno positivo per l'industria biotecnologica svizzera che però guarda al futuro con una certa apprensione, temendo i condizionamenti del rafforzamento del franco e dell'applicazione delle misure imposte dall'iniziativa sull'immigrazione di massa, approvata dal popolo l'anno scorso.
Nel comunicato pubblicato martedì, l'associazione mantello del settore fa notare che le 264 aziende affiliate hanno realizzato un fatturato di 4,9 miliardi di franchi (+141 milioni) nel periodo in rassegna. E sempre facendo il paragone con l'esercizio precedente, nel contempo sono stati creati 400 nuovi impieghi.
Come detto, però, qualche nube si profila all'orizzonte: a causa del tasso di cambio sfavorevole alcune società hanno dovuto abbassare i prezzi, ma sul lungo periodo la strategia non può funzionare; inoltre le probabili difficoltà di reclutamento di personale straniero qualificato e l'eventuale esclusione dalla rete dei programmi di recerca europei sono altrettante ragioni d'inquietudine per un ramo che figura tra più importanti motori dell'esportazione nazionale.
ATS/dg