La prima intervista

Il Papa su Elon Musk: “Se diventare triliardari è l’unico valore, allora siamo nei guai”

Al “El Comercio” e a “Crux” il Pontefice denuncia l’abisso tra ricchi e poveri, critica l’idolatria della ricchezza e rilancia il suo appello per la pace in Ucraina - E racconta di sé: “Sto ancora imparando a fre il Papa”. E di calcio: “Ai mondiali tiferò Perù”

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Di: Rod 

«Ho letto la notizia che Elon Musk è destinato a diventare il primo triliardario al mondo. Cosa significa e di cosa si tratta? Se questa è l’unica cosa di valore oggi, allora siamo nei guai».

Con queste parole, pronunciate in un’intervista pubblicata da El Comercio e Crux, il Papa ha lanciato un duro monito contro l’idolatria della ricchezza e il culto del successo economico, prendendo di mira — senza troppi giri di parole — il fondatore di Tesla e SpaceX, simbolo di un capitalismo estremo e iper-personalizzato.

Il divario che divide il mondo

Il Pontefice ha poi ampliato la sua riflessione, denunciando «il divario sempre più ampio tra i livelli di reddito della classe operaia e quelli dei più ricchi». Un divario che, secondo i dati citati dal Papa, ha raggiunto proporzioni abissali: «Sessant’anni fa gli amministratori delegati guadagnavano da quattro a sei volte più dei lavoratori. Oggi, secondo gli ultimi dati che ho visto, guadagnano seicento volte di più del lavoratore medio».

Un’osservazione che non si limita alla statistica, ma che tocca il cuore della questione etica: quale valore attribuiamo al lavoro, alla dignità, alla giustizia sociale? E cosa significa accumulare ricchezze in un mondo segnato da povertà, precarietà e conflitti?

La voce della pace in tempi di guerra

Nel corso dell’intervista, il Papa ha anche affrontato il tema della guerra in Ucraina, ribadendo il suo impegno per la pace: «Ho alzato la mia voce, la voce dei cristiani e delle persone di buona volontà, affermando che la pace è l’unica risposta all’uccisione di persone dopo tutti questi anni da entrambe le parti». Ha poi aggiunto: «In qualche modo le persone devono svegliarsi e dire: c’è un altro modo per farlo». Secondo il Pontefice, è necessario che «diversi attori esercitino una pressione sufficiente affinché le parti in conflitto dicano: basta, troviamo un altro modo per risolvere le nostre divergenze».

Un’identità che abbraccia due mondi

Leone ha parlato anche di sé, raccontando il suo profondo legame con il continente latinoamericano: «Sono ovviamente americano e mi sento molto americano, ma nutro anche un grande amore per il Perù, per il popolo peruviano, quindi questo fa parte di me». E ha ricordato di aver trascorso metà della sua vita ministeriale in Perù, definendo la prospettiva latinoamericana «molto preziosa». E ancora le parole dedicate al suo nuovo compito all’interno della Chiesa: «Ho ancora un lungo percorso di apprendimento davanti a me. C’è una parte importante che sento di essere riuscito a gestire senza troppe difficoltà, ovvero l’aspetto pastorale. Sono ancora stupito dalla risposta, dal coinvolgimento di persone di tutte le età. Apprezzo tutti, chiunque siano, da qualunque parte provengano, e li ascolto».

Una voce fuori dal coro

In un’epoca dominata da algoritmi, miliardari e polarizzazioni, le parole del Papa suonano come un invito alla riflessione collettiva. Non è solo una critica a Musk, ma un appello a riconsiderare ciò che conta davvero: la giustizia, la pace, la solidarietà. E forse, anche il coraggio di dire che no, non tutto si misura in trilioni.

I mondiali di calcio

Spazio anche ad argomenti più leggeri. Il Papa che ama lo sport, e soprattutto il calcio, ai Mondiali tiferà «probabilmente il Perù, giusto per un legame affettivo. Sono anche un grande tifoso dell’Italia». E ancora: «La gente sa che sono un tifoso dei White Sox, ma, come mio padre, sono un tifoso di tutte le squadre. Anche a casa, sono cresciuto tifando per i White Sox, ma mia madre era tifosa dei Cubs, quindi non potevi essere uno di quei tifosi che esclud l’altra squadra. Abbiamo imparato, anche nello sport, ad aver un atteggiamento aperto, comunicativo e amichevole, perché altrimenti non avremmo cenato insieme», ha scherzato Papa Leone parlando in questo caso di baseball.

29:05

I primi quattro mesi di papa Leone - Paolo Ricca: teologo e appassionato predicatore

Chiese in diretta 07.09.2025, 08:30

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  • Gioele Anni e Luisa Nitti

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