Micheal Bublé riaccende la musica in Vaticano

Michael Bublé, la star canadese con oltre 75 milioni di dischi venduti e cinque Grammy alla carriera, si prepara a fare il suo debutto in Vaticano davanti, con ogni probabilità, anche a Papa Leone. Oggi, 6 dicembre 2025, l’artista di origini italiane sarà la guest star del tradizionale concerto natalizio di beneficenza per i poveri nell’Aula Paolo VI. Accompagnato dall’Orchestra Nova Opera e dal Coro della Diocesi di Roma, sotto la direzione di monsignor Marco Frisina, Bublé porterà la sua voce calda e il suo carisma oltre il Tevere per la prima volta.

Questo evento segna il ritorno dei grandi concerti in Vaticano, praticamente banditi durante il pontificato di Francesco ma ora riportati alla ribalta da Leone XIV. Infatti, nell’arco di poche settimane, un altro importante evento musicale è in programma: il 12 dicembre, il maestro Riccardo Muti si esibirà in occasione della consegna del Premio Ratzinger, un omaggio all’artista molto apprezzato dal teologo bavarese.

La rinascita di questi eventi musicali in Vaticano riprende una tradizione iniziata nel 1966, quando l’orchestra sinfonica della RAI offrì una serata a Paolo VI. Da allora, l’Aula Paolo VI, progettata dall’architetto Pier Luigi Nervi e inaugurata nel 1971, è diventata il luogo privilegiato per i concerti vaticani, ospitando illustri direttori d’orchestra come Muti, Wolfgang Sawallisch, Morricone, Von Karajan e Dudamel.

Questa ripresa segna una svolta dopo il pontificato di Papa Francesco, che aveva di fatto interrotto questa tradizione, considerando tali eventi secondari. Durante il suo pontificato, i concerti in Vaticano erano stati organizzati raramente e con un profilo basso.

Il ritorno dei concerti sotto Leone XIV è stato già anticipato a settembre dal mega-show “Grace for the World” davanti a San Pietro, co-diretto da Pharrell Williams e Andrea Bocelli, con la partecipazione di artisti come John Legend e Karol G. Con l’arrivo di Bublé in Vaticano, questa nuova era musicale oltre il Tevere sembra destinata a continuare, riportando l’arte e la musica al centro della vita culturale vaticana.