23 e 24 ottobre 2025: Duran Duran in concerto alla Messe di Basilea per due serate. La prima si intitola Wild Boys, come il loro emblematico brano, la seconda The Reflex, omaggio al singolo diventato successone mondiale grazie al remix di Nile Rodgers degli Chic.
In pochi possono vantare un’identificazione così forte con gli anni ’80 come i Duran Duran. Il decennio della moda, dell’edonismo, della videomusica che colorava i sogni dei giovani e dei paninari vestiti firmati da capo a piedi - letteralmente. Ed essere belli, bellissimi o bellocci (sfumature soggettive) di certo ha aiutato Simon Le Bon e sodali a entrare nell’immaginario giovanile di quegli anni. Loro come gli A-ha di Morten Harket o gli Spandau Ballet di Tony Hadley, per citare altri idoli pop molto Eighties.
Come ogni fenomeno commerciale degno di questo nome, i Duran Duran hanno popolato poster e adesivi (o sticker, per essere più pop e globali), pagine e schermi. E forse qualcuno avrà richiamato alla mente Sposerò Simon Le Bon, film basato sull’omonimo romanzo ambientato tra la Milano “da bere” e Sanremo (l’estensore di queste righe ricorda più il poster di Altobelli nella cameretta del fratello della protagonista, ma vabbè, a ciascuno i suoi beniamini).
Al di là dell’effervescenza un po’ frivola (e non sono luoghi comuni, ma d’altronde si usciva dai cupi ‘70) ripercorrendo quel periodo, l’ascesa dei Duran Duran, nati nella depressa Birmingham, ha mostrato una via a tanti giovani della periferia inglese (e non solo) che partendo dalle retrovie della società sono riusciti ad affermarsi, a scalare il jet set come dj, stilisti, cineasti. In qualche modo l’apparenza si è fatta sostanza.
Chiedi chi erano i Duran Duran. E allora via con una breve cronistoria.
Gli anni ‘80: dal debutto al trionfo
I Duran Duran si formano nel 1978 su iniziativa del bassista John Taylor e del tastierista Nick Rhodes, ammiratori del glam rock di Bowie e Roxy Music, dell’eleganza pop dei Japan, dell’elettronica dei pionieri Kraftwerk e di quella ballabile di Giorgio Moroder. Sono le basi del new romantic, il genere che contribuiranno a creare. Nel 1980 entra nel gruppo il cantante Simon Le Bon.
Dopo l’omonimo disco d’esordio (1981), colgono i primi successi a livello globale con Rio (1982). L’album, che contiene i singoli Hungry Like the Wolf e Save a Prayer, apre la via alle hit successive, tra cui The Reflex (da Seven and the Ragged Tiger del 1983) e soprattutto The Wild Boys (1984). Il video di quest’ultima è diretto da Russell Mulcahy, regista con cui la band aveva già collaborato e che ha contribuito a definirne l’estetica.
Nel 1985 vengono chiamati a scrivere la canzone per il film 007: Bersaglio Mobile. A View to a Kill è l’unico pezzo da una colonna sonora di James Bond ad arrivare in cima alla Hot 100 di Billboard.
Dopo Notorious (1986), l’ultima parte degli anni ’80 si consuma con gli addii di Andy Taylor e Roger Taylor (rispettivamente batterista e chitarrista), progetti collaterali e un disco, Big Thing (1988).
I difficili anni ’90
Archiviato il decennio d’oro, ai Duran Duran tocca vivacchiare. Nelle classifiche dominano le sei corde elettriche del “nuovo” rock (Nirvana, Pearl Jam, Red Hot Chili Peppers) e il pop chitarristico dei REM. Tengono botta rockstar navigate come gli U2, mentre il compito di far vibrare cuori con i loro bei faccini passa alle boy band alla Take That.
Ciò non impedisce al gruppo di riaffacciarsi alla ribalta con The Wedding Album (1993), trainato dal singolo Ordinary World. Si tolgono anche lo sfizio - proprio loro! - di criticare media e società dei consumi in Too Much Information.
La zampata dei Duemila
Nel 2001 la band si riunisce nella formazione originale e tre anni dopo esce Astronaut, undicesimo disco in studio che aggiorna il suono dei Duran Duran senza snaturarlo. Della scaletta fa parte (Reach Up for the) Sunrise, singolo che otterrà un ottimo riscontro radiofonico.
Dopo Astronaut, passando attraverso un’altra serie di cambi di formazione, la band ha pubblicato altri 5 album. Nell’estate del 2025 si è riunita con Nile Rodgers negli studi londinesi di Abbey Road per lavorare a materiale inedito. La data d’uscita del nuovo disco non è ancora nota.
Duran Duran: doppio concerto a Basilea (Café Soirée, Rete Tre)
RSI Cultura 22.10.2025, 20:05
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Duran Duran
Facciamo una band? 31.03.2025, 06:10
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