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Storie di trafugamenti

Furti artistici storici, un documentario su Play RSI

  • 25.01.2022, 12:00
  • 23.06.2023, 15:21
storie di trafugamenti

Vi sono storie che non hanno mai fine e che hanno ripercussioni nel tempo, per decenni e decenni.
È il caso di vicende legate a un grande numero di opere d'arte trafugate dai nazisti durante l'occupazione e oggi non ancora ritrovate oppure che non hanno ancora potuto essere restituite ai legittimi proprietari.

Sono molti ancora oggi i Paesi, i musei e i mercanti d'arte che devono fare i conti con questo passato irrisolto. La Svizzera ha un ruolo attivo e di primo piano nella lotta contro la vendita e il trasferimento di beni sottratti dai nazisti, tanto che l'Ufficio federale della cultura pubblica regolarmente sul suo sito documenti e informazioni con l'obiettivo di coordinare gli sforzi per identificare le opere d'arte trafugate. La Francia detiene invece un triste primato, essendo il Paese in cui vennero trafugate tra il 1940 e il 1944 poco meno di due milioni di opere d'arte, provenienti perlopiù dalle spoliazioni delle famiglie ebree.

A seguito di una lunga indagine in Europa e negli Stati Uniti gli autori del documentario tracciano un quadro sconvolgente e particolarmente lucido del mercato dell'arte durante la guerra, in cui intervengono testimoni dell'epoca e protagonisti di oggi: commercianti, banditori, antiquari, esperti, acquirenti, curatori.

È la ricostruzione di un puzzle particolarmente complicato, che mette in evidenza l'esistenza di intermediari senza scrupoli che approfittarono della confisca agli ebrei delle opere d'arte e le cui gesta criminali preoccupano i maggiori attori del mercato dell'arte contemporanea.

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