I taglieri sono strumenti fondamentali in cucina, ma spesso vengono sottovalutati in termini di sicurezza alimentare. In commercio li troviamo principalmente in materiali plastici, in legno o in bambù. Esistono, però, anche taglieri in vetro, marmo e acciaio inox. Quali sono vantaggi e svantaggi dei diversi tipi di tagliere? E come vanno usati per non esporsi a potenziali rischi per la salute? Nella puntata della serie “La chimica nel piatto” di Alphaville su Rete Due, la giornalista scientifica Agnese Codignola spiega a cosa fare attenzione.
Gli utensili da cucina (10./10)
Alphaville: le serie 01.08.2025, 12:30
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Plastica o legno?
Grazie alla loro praticità, i taglieri più diffusi sono quelli in plastica. Sono, infatti, facili da pulire e possono essere inseriti anche in lavastoviglie, garantendo una buona igiene. «L’uso prolungato e i tagli ripetuti, però, possono causare la dispersione di microplastiche e nanoplastiche, sollevando preoccupazioni per la salute e l’ambiente» spiega Agnese Codignola.
I taglieri in legno o in bambù, invece, sono fatti con materiali riciclabili e hanno un minor impatto ambientale. Tuttavia, richiedono maggiore attenzione nella manutenzione. Il legno, infatti, assorbe acqua e viene scalfito più facilmente, come precisa Codignola «non dovrebbero essere lavati in lavastoviglie e sono più suscettibili a tagli e graffi che possono diventare un ricettacolo di batteri, funghi o lieviti.»
Le alternative in vetro, marmo o acciaio inox
Esistono anche taglieri in vetro, in marmo e in acciaio inox, materiali duri che tendono però a rovinare la lama dei coltelli. Vetro e acciaio inox sono materiali facilmente lavabili e sanificabili. Anche se il vetro è più fragile e scivoloso, facendo aumentare il rischio di ferirsi. Il marmo è più pesante e più difficile da maneggiare e da pulire, inoltre acidi e a sostanze chimiche possono danneggiarne la superficie.
L’uso corretto dei taglieri per minimizzare i rischi
I taglieri sono una delle principali fonti di tossinfezioni alimentari, in particolare da Escherichia coli e salmonelle. Indipendentemente dal materiale scelto, quindi, l’igiene è fondamentale. Il rischio aumenta quando si tagliano delle carni crude senza un’adeguata pulizia successiva.
Per minimizzare i rischi, gli esperti consigliano alcune pratiche essenziali:
Utilizzare taglieri diversi per alimenti diversi. Idealmente, si dovrebbe avere un tagliere dedicato alla carne cruda, uno per il pesce, e un altro per verdure e pane.
Lavare i taglieri dopo ogni uso, prestando particolare attenzione dopo il taglio di carni o pesci crudi.
Scegliere taglieri di legno fatti con legno duro. Dopo la pulizia, asciugarli accuratamente. Trattarli periodicamente con olio minerale per alimenti.
Sostituire i taglieri quando presentano segni evidenti di usura o tagli profondi. Cambiare frequentemente quelli in plastica.
