La farina bianca “00”, che comunemente utilizziamo in cucina, è un prodotto raffinato perché dall’ingrediente di partenza, ossia il chicco di frumento, vengono tolti il germe di grano e la sua crusca, le parti più ricche di fibre e sostanze nutritive. Ciò che rimane dopo questo processo di raffinazione, dunque, è una farina molto povera che si riduce a carboidrato semplice.
I carboidrati semplici sono praticamente degli zuccheri e come tali fanno alzare la glicemia facilmente, soprattutto se non accompagnati da fibre, grassi buoni o proteine. Inoltre, la farina bianca contiene molto glutine, che va certamente evitato se si ha un’intolleranza o allergia a questa proteina.
Salvo indicazione medica, però, non è sano eliminare del tutto il pane bianco o la pizza (o altri ingredienti fatti con farina bianca), ma di certo è bene consumarli con più parsimonia e cognizione di causa, optando per delle alternative più salutari e nutrienti nella maggior parte delle occasioni, in modo da avere una nutrizione più variata e scoprire nuovi sapori.
Il glutine, infatti, andrebbe quanto meno rivisto nelle dosi di assunzione anche nelle persone che lo tollerano bene, questo perché si tratta di una proteina “appiccicosa” che può attaccarsi ai villi intestinali rovinandoli e portando a situazioni quali l’intestino permeabile. L’intestino permeabile è un intestino che non filtra più bene i nutrienti, facendo passare attraverso la sua parete (non più completamente integra) sostanze che non dovrebbero entrare in circolo nel corpo, causando infiammazione.
Che cos’è il glutine? Da “Il cibo che cambia”, Il giardino di Albert (puntata del 14.10.2024)
RSI Food 14.10.2024, 21:00
Certamente c’è chi obbietterà dicendo che i nostri nonni hanno sempre mangiato pasta e pizza e pane e che stavano benissimo. Vero. Però la quantità di glutine presente al giorno d’oggi nel grano è nettamente maggiore rispetto a quello che consumavano loro, questo perché ora è spesso modificato geneticamente per ottenere una resa maggiore ed ottenere una farina con più glutine, ideale per abbassare i tempi di lievitazione e tenere meglio la cottura. Inoltre, ai tempi i prodotti da forno prodotti industrialmente con farina raffinata venivano consumati in minore quantità (crackers, pani, biscotti, etc... ).
Farina bianca: quali le alternative?
Integrare nella nostra alimentazione cereali alternativi e le loro farine è un buon inizio per variare e apportare il maggior numero di nutrienti al nostro organismo.
Ci sono infatti delle farine contenenti glutine che sono più nutrienti della farina bianca raffinata. Ad esempio:
Kamut
Segale
Orzo
Farro
Spelta
Senatore Cappelli
I grani antichi
RSI Inchieste 26.10.2018, 23:53
E poi ci sono le farine naturalmente senza glutine come:
Mais
Riso
Miglio
Mnioca
Teff
Sorgo
Avena (da acquistare certificata “senza glutine” per essere certi che non sia contaminata, soprattutto per i celiaci)
E, sempre senza glutine, le farine dei cosiddetti “pseudocereali”, ossia piante dicotiledoni che producono frutti dai quali si può comunque ottenere la farina, mentre i cereali classici come il frumento ed il riso sono monocotiledoni. Ne sono esempi:
Amaranto
Grano saraceno
Quinoa
Farine alternative alla “00”: alcune idee in cucina
Con la farina di spelta si può fare un ottimo pane; con la farina di avena si possono invece creare dei muffin; con la farina di grano saraceno, invece, si può creare la galette bretonne; mentre con la farina di kamut un impasto per la pizza. Insomma, di ricette ce ne sono tantissime, basta un po’ di inventiva e il piacere di sperimentare in cucina.
Una ricetta semplicissima per iniziare a familiarizzare con una farina alternativa è quella delle crepês di avena.
https://rsi.cue.rsi.ch/food/ricette/Crep%C3%AAs-di-avena--2785615.html