Chi si sta prendendo cura di un orto, che sia in balcone o in giardino, è probabilmente felice delle temperature di questi giorni che presagiscono l’arrivo dell’estate: il momento dell’anno più proficuo per la crescita degli ortaggi. Un caldo eccessivo però, soprattutto se non alternato dalle precipitazioni, può essere un pericolo per l’orto. Ecco qualche accorgimento per proteggerlo dalle estati più calde e secche.
Alle piante non fa paura il caldo, il problema è la siccità. Se noi combiniamo calore e acqua, il problema si risolve.
Alessandro Francini (Ciao brütt), Agricoltore
La pacciamatura, uno strumento fondamentale
Una tecnica che abbiamo già più volte citato è la pacciamatura, uno strato protettivo di materiale organico o inorganico che si posiziona attorno alla pianta. È molto importante utilizzarla in estate perché, oltre a proteggere il terreno e le radici dal sole, limita l’evaporazione dell’acqua, permettendo così di mantenere l’umidità nell’orto, limitando il bisogno di irrigare continuamente.
Tra i pacciami organici si trovano più comunemente la corteccia sminuzzata, i trucioli di legno, le foglie secche, la segatura, la paglia e l’erba tagliata. Anche la lana di pecora fa parte di questa categoria e può essere usata per proteggere il terreno. Il loro vantaggio è che, degradandosi con il tempo, forniscono alla terra sostanze nutritive e favoriscono la vita microbica e la fertilità. Al contempo, bisognerà sostituirli periodicamente, essendo biodegradabili.
Oltre alla pacciamatura, aggiungere compost (materia organica) al terreno aiuta le piante ad avere ancora più nutrimento rendendole più produttive.
La pacciamatura sintetica è più duratura, anche se non fornisce sostanze nutritive al terreno e va smaltita. In questa categoria si trovano soprattutto teli di plastica o bio-plastica, che sono quelli che spesso vediamo nei campi più professionali, data l’efficienza di questo tipo di strumento.
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RSI Orto tutto Bio 07.07.2020, 18:10
Scegliere le piante più adatte
È fondamentale, ovviamente, scegliere le piante più indicate alle alte temperature. Oltre a quelle più note, come pomodori, cetrioli e zucchine, ci sono alcuni ortaggi meno conosciuti che vale la pena provare a coltivare.
Okra: un ortaggio di origini africane che alla vista assomiglia a un peperoncino verde e il cui gusto è delicato, simile a quello degli asparagi e dei carciofi.
Tomatillo: chiamato il “pomodoro messicano”, questa pianta appartiene alla famiglia delle Solanacee e i suoi frutti sono simili a dei pomodori verdi ricoperti da una membrana. Si possono gustare sia crudi che cotti, per esempio nella tipica salsa messicana.
Patata dolce o batata: una radice tuberosa, originaria dell’America centrale, che raggiunge grandi dimensioni. Di solito ha la buccia gialla, rossa o viola, a dipendenza della varietà, ed ha un sapore più dolce rispetto alla patata comune. Ha bisogno di un terreno drenato ma resiste bene al caldo.
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Innaffiare nel modo giusto
Un altro aspetto importante è l’irrigazione. Ecco qualche trucco per ottimizzare l’utilizzo dell’acqua.
È più indicato innaffiare le piante la mattina presto e non nelle ore più calde: in questo modo il terreno è ancora fresco e non subirà uno shock termico con il freddo dell’acqua. Inoltre, innaffiando con troppo caldo, l’acqua si scalderebbe troppo e rischierebbe di danneggiare le piante.
Bagnare la pianta alla base, nella terra, invece che dall’alto sulle foglie, visto che sono le radici ad assorbire l’acqua. Questo riduce anche le scottature della pianta e permette di ottimizzare l’utilizzo dell’acqua.
Controllare con un dito se il terreno è effettivamente secco: può essere che in profondità sia ancora umido e che quindi non necessita di essere innaffiato abbondantemente.
È anche utile ombreggiare il proprio orto, sia con teli leggeri, sia con arbusti più alti, come gli alberi da frutto.

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