Tornerà, se tornerà, tra 50 mila anni e chissà se ci saremo ancora, come genere umano, per poterla osservare. Anche in questo sta il fascino di vedere con i propri occhi sebbene aiutati dagli ingrandimenti di un telescopio la Cometa che tante attese ha suscitato, al punto di essere battezzata nei media Cometa di Neanderthal (con riferimento al suo possibile precedente passaggio nei pressi della Terra che risalirebbe all’epoca dei nostri progenitori evolutivi). Il suo passaggio “vicino” alla Terra è stata l’occasione per serate di divulgazione organizzate negli osservatori astronomici aperti al pubblico anche nella Svizzera italiana, tra questi anche l’Osservatorio Calina di Carona a Lugano che ha organizzato una serata pubblica a cui si sono presentate diverse decine di persone, e molti bambini. L’occasione per noi di scoprire qualcosa di più su questa sfuggente cometa e in generale sugli affascinanti visitatori del nostro sistema solare interno. Ne abbiamo parlato, in particolare, con gli astrofili di Astrocalina, Astrogorda e della Società astronomica ticinese (SAT) Anna Cairati e Francesco Fumagalli.