Inchiesta

Collaborazioni segrete tra SUP romande e industria del tabacco

La giustizia ginevrina ha ordinato la pubblicazione dell’accordo di non divulgazione tra una Scuola universitaria professionale e Philip Morris

  • Oggi, 05:48
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Le discussioni riguardavano test di efficacia nel campo della ricerca agronomica

  • RTS
Di: Marc Menichini (RTS)/sf 

La Scuola universitaria professionale del paesaggio, di ingegneria e architettura di Ginevra (HEPIA), è stata coinvolta in una collaborazione segreta con Philip Morris nel 2021. Le discussioni riguardavano test di efficacia nel campo della ricerca agronomica, ma i dettagli rimangono vaghi, secondo il polo inchieste della RTS.

Il gigante americano del tabacco, su richiesta della RTS, indica che “la collaborazione non è andata oltre una pre-valutazione”. Da parte sua, la direzione della SUP ginevrina non ha voluto rispondere alle domande, invocando un accordo di non divulgazione che la lega alla multinazionale.

L’inchiesta di Marc Menichini (La Matinale, RTS, 30.09.2025)

Intervento della giustizia ginevrina

OxySuisse, un’associazione che combatte l’influenza dell’industria del tabacco in Svizzera, ha chiesto alla giustizia ginevrina l’accesso completo al contratto. “Uno dei principi della scienza accademica è la trasparenza”, al fine di poter verificare se le regole di integrità scientifica siano rispettate, denuncia Pascal Diethelm, presidente dell’associazione.

Il Tribunale amministrativo di Ginevra ha dato ragione a OxySuisse, che ha quindi ottenuto il contratto. L’HEPIA ha anche trasmesso alla RTS la convenzione firmata con Philip Morris, ma il documento non rivela alcun dettaglio sulle discussioni tra i due partner, anzi, blocca ogni comunicazione sull’argomento. Accordi di riservatezza di questo tipo sono relativamente comuni nel campo della ricerca applicata.

Coinvolte anche altre Scuole universitarie

L’inchiesta ha rivelato che altre SUP collaborano con l’industria del tabacco e della nicotina. Tuttavia, Cédric Adrover, portavoce del rettorato della Scuola universitaria professionale della Svizzera occidentale (HES-SO), indica che tutte le SUP romande devono rispettare un Codice di integrità scientifica, che “si basa su quattro principi fondamentali: affidabilità, onestà, rispetto e responsabilità”.

“Questo quadro normativo deve prevenire qualsiasi possibile danno, ad esempio all’ambiente o alla salute pubblica”, sottolinea Adrover. Ma, secondo il presidente di OxySuisse, è impossibile “conformarsi a queste regole etiche e di integrità scientifica” con simili partenariati. Denuncia in particolare la pericolosità dei prodotti venduti dall’industria del tabacco e la sua cultura del segreto.

Collaborazioni interrotte con le università

Da diversi anni, le università della Svizzera romanda e il Politecnico federale di Losanna (EPFL) non collaborano più con l’industria del tabacco e della nicotina. Lo stesso vale per l’Università di Neuchâtel, che nel 2024 aveva ancora legami con Philip Morris.

“Attualmente non c’è alcuna collaborazione in corso con Philip Morris, né con altre aziende dell’industria del tabacco”, scrive il portavoce dell’Università di Neuchâtel.

Philip Morris si difende

Philip Morris, tramite il suo portavoce Julian Pidoux, difende le collaborazioni come parte di un programma di ricerca volto a sviluppare prodotti potenzialmente meno nocivi per i fumatori adulti.

“Invitiamo coloro che criticano gli sforzi di riduzione del rischio ad affrontare i dati scientifici con mente aperta, invece di respingere il principio senza contribuire a un dibattito costruttivo”, scrive il responsabile della comunicazione della multinazionale.

Di fronte all’attenzione suscitata da questa vicenda, il comitato direttivo della HES-SO ha deciso di avviare un’analisi giuridica ed etica per chiarire il quadro legale ed elaborare linee guida comuni.

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