Le liste dei desideri sono molto popolari sotto Natale. Ma se si chiede a chi vive in Svizzera cosa intenda per “ricchezza”, emerge una lista completamente diversa, in cima alla quale ci sono solo cose che non si possono comprare in un negozio.
La ricchezza era uno dei temi affrontati dal sondaggio della SSR “Svizzera, come stai?” e tra i nove diversi aspetti proposti, quelli materiali si sono piazzati in fondo alla lista.
Queste priorità possono sorprendere, in un Paese che figura tra i più ricchi al mondo dal punto di vista finanziario. Forse, però, è proprio lo specchio di questa realtà: la ricchezza c’è già, e molti non devono più desiderarla.
Il sondaggio fornisce dverse conferme in questo senso: due terzi degli intervistati si dichiarano relativamente tranquilli riguardo alla propria situazione finanziaria, nonostante i costi in aumento per alloggi e casse malati.
E alla domanda su quanto il proprio comportamento sia orientato ad accumulare denaro, solo il 26% risponde “molto” o “abbastanza”, mentre per il 71%, la ricchezza materiale non è una priorità.
Un altro risultato del sondaggio sottolinea quanto le persone ritengano limitato l’impatto del benessere materiale sul proprio equilibrio personale: il 93% concorda con l’affermazione secondo cui la ricchezza offre sì sicurezza finanziaria, ma non è una garanzia di una vita senza preoccupazioni.
Giovani più interessati alla ricchezza
Una visione critica sul tema della ricchezza emerge anche nelle domande relative alla sua distribuzione. Quattro persone su cinque ritengono che il divario tra ricchi e poveri sia eccessivo. Inoltre, l’87% concorda sul fatto che per la maggior parte dei giovani l’acquisto di una casa non sia più sostenibile.
Per alcuni giovani la ricchezza non è qualcosa di acquisito, nemmeno se sono cresciuti in famiglie benestanti. La fascia di età più giovane, tra i 16 e i 39 anni, è anche quella a cui la propria situazione finanziaria pesa di più. Inoltre, è la categoria che punta di più ad ottenere ricchezza materiale.
Il sondaggio
I risultati si basano su un sondaggio rappresentativo di 55’006 residenti in Svizzera. È stato condotto dall’istituto di ricerca gfs.bern tra il 12 maggio e il 15 giugno 2025 per conto della SSR. Si tratta della terza edizione del sondaggio. Rispetto alle versioni precedenti, alcune domande erano nuove o diverse, ma la maggior parte erano identiche.
3000 intervistati sono stati selezionati da un panel online da gfs.bern, al fine di ottenere un quadro rappresentativo della popolazione svizzera (dai 16 anni in su). Il campione è stato stratificato in base alla regione linguistica e proporzionato in base all’età e al sesso.
Gli altri partecipanti hanno completato il questionario online. Sono stati invitati a farlo tramite i canali della SSR, ma hanno deciso autonomamente se partecipare o meno. Questo metodo di indagine non è rappresentativo. La rappresentatività viene raggiunta attraverso specifiche procedure di ponderazione e convalida dei dati.
L’errore di campionamento è di ±1,8% al 50/50 e 95% di probabilità.

Economia svizzera: previsioni positive
Telegiornale 15.12.2025, 12:30











