Il livello di formazione della popolazione è generalmente più alto nei centri urbani rispetto alle regioni rurali. Il fenomeno è ben conosciuto in tutto il mondo, e la Svizzera non fa eccezione. Nuovi dati dell’Ufficio federale di statistica (UST), elaborati da RTS, permettono ora di andare più nel dettaglio e vedere quale sia il livello di istruzione predominante su un ettaro (100 metri per 100 metri).
Fonte dei dati: UST. Cartografia: RTS. La categoria “terziario” include le scuole universitarie, le università e la formazione professionale superiore (ad esempio: attestato professionale federale). I quadrati bicolori rappresentano gli ettari in cui non c’è un livello predominante.
A livello ticinese e grigionese, come nel resto del Paese, oltre alle attese differenze tra città, dove si concentrano le persone con un livello di formazione più alto, e campagna, emergono anche altri divari.
All’interno degli agglomerati stessi si possono notare delle zone in cui sono raggruppate le persone che hanno interrotto l’istruzione dopo la scuola obbligatoria e altre dove vive in maggioranza chi ha proseguito gli studi fino a un livello accademico.
“È un fenomeno che si riscontra ovunque nel mondo, non è necessariamente problematico e deriva spesso dallo sviluppo storico delle città” spiega René Véron, professore di geografia sociale all’Università di Losanna. “L’importante è mantenere la qualità dei servizi pubblici in tutte le zone, per preservare l’uguaglianza delle opportunità” aggiunge.
La differenza nel livello di istruzione infatti comporta una forma di disuguaglianza socioeconomica: secondo i dati dell’UST il salario lordo mediano di una persona che ha concluso la scuola dell’obbligo è attorno ai 5’000 franchi, mentre sale a oltre 10’000 per chi ha finito l’università.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/svizzera/Nel-2024-in-Svizzera-il-salario-mediano-era-di-7%E2%80%99024-franchi-lordi--3305177.html
Un livello predominante più basso di formazione in un certo territorio “non significa che non sia piacevole viverci o che la criminalità sia più alta. Bisogna fare attenzione a non stigmatizzare queste zone e i loro abitanti” sottolinea Véron.
Se in Svizzera emerge quindi una suddivisione socioeconomica, questa non deve preoccupare, secondo il professore: “Questo tipo di separazione è presente ovunque. Il pericolo sono i fenomeni di polarizzazione e di esclusione, in cui non ci sono più scambi tra le categorie sociali. Constatiamo questo tipo di evoluzione in alcuni Paesi vicini, ancora di più negli Stati Uniti o in America del Sud. In Svizzera non osserviamo quasi mai questo tipo di segregazione”.

Liceo, scuola cantonale di commercio o apprendistato: quale percorso scolastico-formativo scegliereste?
Controcorrente 25.11.2025, 11:47
Contenuto audio








