Approfondimento

Turbolenze per gli F-35

Le consegne degli aerei da combattimento dagli Stati Uniti sono in ritardo, ma in Svizzera c’è fiducia

  • 25 maggio, 05:47
  • 25 maggio, 09:51
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Si sono registrati diversi problemi con componenti fisiche e di software

  • Keystone
Di: Res Gehriger (SRF)/sf

L’F-35 è considerato da molti l’aereo da combattimento più avanzato al mondo e la Svizzera ha ordinato 36 apparecchi. Il jet ha spiccato il volo per la prima volta nel 2006 e per mantenere il proprio vantaggio tecnologico, gli Stati Uniti stanno aggiornando i caccia alla nuova configurazione “Block 4”.

Il programma di modernizzazione è però in crisi, sottolinea un approfondimento di SRF. Dal giugno del 2023 Lockheed Martin non è più in grado di consegnare gli apparecchi. Il Dipartimento della difesa statunitense li rifiuta perché si sono verificati diversi problemi durante l’installazione di nuove componenti fisiche e di software.

Due anni di ritardo

La versione modernizzata del jet avrebbe dovuto essere pronta per la metà del 2023, mentre secondo le stime attuali bisognerà aspettare fino all’autunno del 2025. Lo ha ammesso il responsabile del programma F-35 del Pentagono durante un udienza al Congresso degli Stati Uniti lo scorso 16 aprile. Un termine confermato anche da Lockheed Martin alla SRF.

Negli ultimi mesi i membri del Congresso, da entrambi i lati dello spettro politico, hanno espresso la loro impazienza nei confronti dl ritardi e costi accumulati dal programma di armamento.

Il repubblicano Rob Wittman
Il democratico Salud Carbajal

Serenità del DDPS

Cosa significano questi problemi per la Svizzera? La produzione dei primi otto F-35 è prevista nel 2026 e la loro consegna nel 2027. Il Dipartimento federale della difesa (DDPS) prevede che altri 28 jet arriveranno in Svizzera tra il 2028 e il 2030.

Darko Savic, di Armasuisse, dirige il programma Air2030 del DDPS ed è responsabile dell’approvvigionamento degli aerei da combattimento. Ai microfoni dell SRF assicura che gli attuali problemi non avranno conseguenze per la Svizzera e che non ci sono rischi di ritardi nella consegna.

Darko Savic, capo del progetto Air2030 (SRF Rundschau, 20:05 15.05.2024)

Il democentrista Werner Salzmann, consigliere agli Stati e membro della Commissione della politica di sicurezza, conferma che il DDPS ha assicurato che i ritardi riguardano solo i Paesi che hanno ordinato i jet prima della Svizzera. L’approvvigionamento di F-35, continua, è uno dei principali progetti del DDPS e presuppone quindi che Armasuisse tenga sott’occhio il rischio di ritardi.

Werner Salzmann (Consiglio degli Stati, UDC/BE)

La consigliera nazionale verde Marionna Schlatter, anche lei parte della Commissione della politica di sicurezza, ha un punto di vista decisamente diverso e ritiene che ci sia un rischio di enormi ritardi, oltre a criticare la mancanza di informazioni trasparenti sulla fornitura degli F-35.

Marionna Schlatter (Consiglio nazionale, Verdi/ZH)

Danimarca in difficoltà

La Danimarca è uno dei Paesi già colpiti dai ritardi del programma F-35, di cui ha acquistato 27 esemplari che dovrebbero entrare in servizio dal 2025. Finora gli Stati Uniti hanno consegnato solo quattro jet nella loro vecchia configurazione, mentre non è chiaro quando saranno consegnati i prossimi.

Il DDPS non si è chinato sull’esempio della Danimarca perché, spiega Savic, si concentra sulle proprie forniture e non è necessario affrontare tali ipotetici scenari, visto che tutto va secondo i piani.

L’articolo originale è stato pubblicato da SRF e tradotto dalla redazione di “dialogo”, un’offerta della SSR che propone contenuti da tutta la Svizzera tradotti in tutte le lingue nazionali e in inglese, oltre a uno spazio di dibattito, anche questo tradotto e moderato.

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SSR "dialogo"

Le dichiarazioni sono state trasmesse dalla Rundscahu di SRF mercoledì 15 maggio 2024

Aerei F35, pronti per il decollo

Modem 15.09.2022, 08:30

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