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“Donetsk e Lugansk sarebbero russe di fatto”

Emergono i 28 punti del piano di pace di Donald Trump per l’Ucraina - Il presidente statunitense preme sull’acceleratore ma deve convincere Kiev a cedere parte del territorio

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Il presidente ucraino Zelensky

Il presidente ucraino Zelensky

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Di: ATS/AFP/ANSA/Swing 

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invocato una “pace dignitosa” nel conflitto causato dall’invasione russa proprio nel momento in cui gli Stati Uniti stavano dettagliando il loro piano, in 28 punti, per porre fine al conflitto.

Gli Stati Uniti si aspettano che Zelensky firmi un accordo di pace entro il 27 novembre, per il Giorno del Ringraziamento in America. Dopodiché l’accordo sarà sottoposto alla Russia, e l’Amministrazione di Donald Trump, secondo il quotidiano britannico Guardian, vorrebbe che tutta l’operazione si concluda nei primi giorni di dicembre.

Cessioni territoriali

Il documento preparato dagli Stati Uniti prevede, dapprima, che Kiev ceda alla Russia le regioni di Donetsk e Lugansk nell’est del Paese, in grandissima parte già occupate dalle truppe russe. L’esercito ucraino si ritirerebbe dalla parte della regione di Donetsk che controlla e che diventerebbe zona smilitarizzata in mano russa. Queste due regioni rivendicate da Mosca, insieme alla Crimea annessa dalla Russia nel 2014, sarebbero “riconosciute de facto come russe, anche dagli Stati Uniti”.

Secondo gli USA, altre due regioni nel sud sarebbero divise secondo il tracciato dell’attuale linea del fronte. Si tratta di quella di Kherson e di quella di Zaporizhzhia, dove sorge una centrale nucleare che finirebbe sotto la supervisione dell’AIEA (Agenzia internazionale per l’energia atomica) e con la corrente prodotta fornita al 50% alla Russia e al 50% all’Ucraina.

Niente NATO per Kiev e esercito ridotto

Kiev dovrebbe inoltre impegnarsi a non aderire mai alla NATO e non otterrebbe forze di pace, anche se il piano prevede l’invio di aerei da combattimento europei in Polonia per proteggere il Paese. Ieri, giovedì, un funzionario americano ha dichiarato che il piano americano per l’Ucraina include garanzie di sicurezza da parte di Washington e dei suoi alleati europei equivalenti a quelle della NATO in caso di un futuro attacco.

Il progetto prevede anche che l’esercito ucraino sia limitato a 600’000 militari, che la NATO si impegni a non stazionare truppe in Ucraina.

I prossimi passi

L’Ucraina vuole “una pace dignitosa, affinché le condizioni rispettino la nostra indipendenza, la nostra sovranità e la dignità del popolo ucraino”, aveva affermato in precedenza Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino ha in programma di discutere il piano nei prossimi giorni proprio con Donald Trump.

“Il presidente Trump sostiene questo piano. È un buon piano sia per la Russia che per l’Ucraina e riteniamo che sia accettabile per entrambe le parti”, ha affermato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. Che ha altresì ribadito che Washington ha discusso tanto con gli ucraini quanto con i russi, benché dalla parte ucraina si siano levate voci di disapprovazione per le proposte “troppo in linea con le richieste di Mosca”.

Tuttavia, seppur il piano è ancora in discussione tra le parti, l’inquilino della Casa Bianca preme affinché si arrivi a breve a una sottoscrizione tra le parti che porti alla fine del conflitto. Ciò anche per poter procedere alla ricostruzione dell’Ucraina e dopo 100 giorni dalla firma a nuove elezioni nel Paese.

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USA-Russia, un piano segreto per mettere fine alla guerra in Ucraina

Telegiornale 20.11.2025, 20:00

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