Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha invitato mercoledì a rilanciare i negoziati di Istanbul tra Russia e Ucraina per porre fine a una guerra dagli effetti “devastanti”. Le delegazioni russe e ucraine si sono già incontrate tre volte quest’anno - a maggio, giugno e luglio - sulle rive del Bosforo.
“In un momento in cui gli effetti devastanti della guerra si aggravano per entrambe le parti, riteniamo che i colloqui di Istanbul rappresentino un’iniziativa importante in vista di una soluzione diplomatica”, ha dichiarato il capo di Stato turco che ha ricevuto ad Ankara il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky.
Quest’ultimo ha espresso la speranza di una ripresa degli scambi di prigionieri di guerra con la Russia “entro la fine dell’anno”. “Speriamo di ripristinare gli scambi entro la fine dell’anno, per riportare indietro un numero significativo di prigionieri. La Turchia ci aiuta molto in questo processo”, ha detto Volodymyr Zelensky.
L’assenza di Witkoff e il presunto piano sull’asse Washington-Mosca
La visita, senza presenza russa, mirava anche a “ricoinvolgere” gli Stati Uniti nel processo di pace, aveva detto un funzionario ucraino all’AFP. Ma l’inviato americano Steve Witkoff non era presente e nel frattempo la Russia ha continuato i suoi attacchi contro le città e le infrastrutture energetiche dell’Ucraina, che ha vissuto la notte scorsa uno degli attacchi più letali dell’anno, che ha preso di mira in particolare le regioni occidentali dell’Ucraina, di solito più risparmiate a causa della loro distanza dal fronte.

Nuova notte di attacchi in Ucraina
Telegiornale 19.11.2025, 12:30
Il Cremlino da parte sua si è rifiutato di commentare le informazioni pubblicate dal media americano Axios secondo cui Washington e Mosca starebbero preparando discretamente un piano di pace per porre fine a quasi quattro anni di guerra in Ucraina.
Erdogan: “Pronti a discutere di un cessate il fuoco”
Tornando all’incontro odierno, Erdogan, menzionando in particolare, “l’aumento degli attacchi alle infrastrutture energetiche e le conseguenti perdite umane che causano distruzioni irreparabili per entrambe le parti”, ha affermato che “rivitalizzare il processo di Istanbul con un quadro più completo - un quadro in grado di affrontare i problemi ormai acuti - sarebbe vantaggioso”, ha insistito.
Durante i precedenti incontri tra le delegazioni russa e ucraina a Istanbul, sotto l’egida del ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, le due parti avevano già concordato uno scambio di prigionieri di guerra.
“Siamo sempre pronti a discutere proposte con la Russia per attivare il cessate il fuoco e aprire la strada a una pace duratura”, ha continuato Erdogan, sottolineando che “apprezzava anche il coinvolgimento del nostro alleato, gli Stati Uniti, nel processo”.






