La Jihad islamica e Israele hanno trovato un accordo sulla tregua nella Striscia di Gaza: il cessate il fuoco è scattato domenica alle 23.30 locali (le 22.30 in Svizzera). L'accordo è stato raggiunto con la mediazione egiziana.
Punto decisivo che ha permesso di raggiungere l'accordo - secondo i media - è l'impegno del Cairo per il rilascio di due prigionieri da parte di Israele. Tra questi si conta Bassem al-Saadi, arrestato in Cisgiordania nelle scorse settimane. Arresto che avrebbe dato il via alle minacce della Jihad contro lo Stato ebraico.
"Se il cessate il fuoco sarà violato - ha precisato una fonte del Governo israeliano - Israele si riserva il diritto di agire con forza. Non sarà consentito ad alcuno di disturbare la routine di vita dei suoi cittadini". Poco dopo l'entrata in vigore ufficiale della tregua, l'esercito israeliano ha poi affermato di aver condotto dei raid in risposta al lancio di ulteriori razzi da parte palestinese.
Già nel primo pomeriggio di domenica si parlava di una tregua che avrebbe dovuto entrare in vigore alle 20 (ora locale). Non vi è poi stata nessuna conferma ufficiale. La Jihad islamica aveva fatto sapere che era ancora prematuro fissare un orario preciso per un cessate il fuoco.
L'attacco israeliano alla Striscia di Gaza - si tratta dell'operazione "Breaking dawn" - è iniziato lo scorso venerdì. L'obiettivo dichiarato era di colpire la Jihad islamica, considerata un'organizzazione terroristica anche da Unione europea e Stati Uniti. Nei raid sono morte oltre 40 persone, secondo il ministero della sanità palestinese.

Gaza, verso una tregua?
Telegiornale 22:00 di domenica 07.08.2022