A scrutinio avanzato il premier uscente laburista Anthony Albanese ha trionfato nelle elezioni generali australiane, prevalendo in un voto influenzato dai problemi di inflazione e dai dazi di Trump.
Le proiezioni della tv di Stato danno una netta vittoria al partito laburista del primo ministro, che, con oltre il 60% delle schede scrutinate, è in testa in 85 circoscrizioni, quando ne bastano 76 per aggiudicarsi la maggioranza alla camera bassa.
Dal canto suo il leader dei conservatori Peter Dutton ha riconosciuto la sconfitta. Dutton, la cui campagna elettorale è stata criticata per i temi e i toni considerati troppo “trumpiani”, ha addirittura mancato la rielezione dopo 24 anni passati in parlamento. “Non abbiamo fatto abbastanza bene in questa campagna e me ne assumo la piena responsabilità”, ha detto ai suoi sostenitori. La coalizione guidata da Peter Dutton, l’annunciata seconda forza, è in vantaggio solo in 29 circoscrizioni.
Gli australiani sono stati chiamati a scegliere i 150 membri della nuova Camera bassa e a rinnovare circa la metà del Senato.

Anthony Albanese tra i suoi sostenitori