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Dazi, Bruxelles affila le armi

Stilata dall’UE – che ricorre pure all’OMC - una nuova maxi-lista di controtariffe da 95 miliardi di euro che scatteranno in assenza di un accordo con Washington - Dal bourbon ai microchip, la lista 

  • Oggi, 15:55
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Nel mirino anche l'iconico bourbon del Kentucky, finora risparmiato

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Di: ATS/ANSA/dielle 

Guerra commerciale Washington-Bruxelles, atto secondo. La Commissione UE ha stilato una nuova maxi-lista di controdazi per rispondere alle tariffe “reciproche” e sulle auto annunciate dagli Stati Uniti e dal presidente Donald Trump. L’elenco, in consultazione pubblica fino al 10 giugno, include prodotti simbolo dell’export americano: dalle carni bovine e suine al merluzzo dell’Alaska, dai SUV e pick-up agli aeromobili legati alla produzione Boeing. Nel mirino anche il bourbon, finora risparmiato.

La risposta, da 95 miliardi di euro, scatterà in assenza di un’intesa con Washington. Dopo la consultazione, l’elenco potrà essere rivisto e dovrà essere approvato dai Paesi membri. L’UE valuta anche restrizioni su alcune esportazioni verso gli Stati Uniti - rottami di acciaio e prodotti chimici - per altri 4,4 miliardi.

Una lista da 218 pagine che prende di mira settori simbolici

Con la sua lista da 218 pagine, Bruxelles prende di mira settori simbolici e politicamente sensibili degli Stati Uniti: il bourbon del Kentucky, le aragoste del Maine, gli agrumi della Florida, i microchip texani e le tecnologie della Silicon Valley.

Il valore complessivo delle esportazioni statunitensi potenzialmente colpite ammonta a 95 miliardi di euro: di questi, 6,4 miliardi provengono dal settore agroalimentare - frutta secca, ortaggi, conserve, vino, birra, superalcolici, carni e animali vivi, oltre a succhi e sciroppi. Altri 500 milioni riguardano la pesca e l’acquacoltura, con un’ampia gamma di prodotti che va dal salmone affumicato ai crostacei.

I beni industriali fanno la parte del leone

La parte più consistente - oltre 88 miliardi di euro - è però legata ai beni industriali, dalle macchine utensili ai componenti elettronici; 10,5 miliardi di euro riguardano il settore aeronautico, inclusi gli aerei prodotti da Boeing; 10,3 miliardi sono legati a componenti per autoveicoli, mentre 2 miliardi coprono i veicoli finiti.

La chimica e plastica rappresentano un altro comparto chiave, con un valore di 12,9 miliardi, seguite da 7,2 miliardi in apparecchiature elettroniche tra cui display, radar, videocamere, microfoni e altri dispositivi.

Compaiono inoltre prodotti sanitari non farmaceutici per quasi 10 miliardi, come dispositivi monouso, ritenuti facilmente sostituibili. Chiude la lista il settore macchinari, che spaziano dalle attrezzature agricole a quelle per la lavorazione di metalli, pietre e materiali da costruzione, colpiti per quasi 12 miliardi.

Le restrizioni UE all’export verso gli Stati Uniti sono invece rivolte a comparti chiave come rottami di acciaio e alluminio - finora esclusi dai dazi USA ma strategici per l’industria europea - e composti chimici usati nell’agroalimentare. Restano fuori dall’elenco farmaci, semiconduttori e materie prime strategiche al momento non soggette ai dazi americani, come rame, legname e materiali critici.

Bruxelles ricorre all’OMC

Intanto, l’UE presenterà anche un ricorso formale all’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) contro gli Stati Uniti, contestando i dazi annunciati da Donald Trump. Lo ha annunciato la stessa Commissione europea.

“L’UE è fermamente convinta che questi dazi rappresentino una violazione palese delle regole fondamentali dell’OMC”, si legge in una nota della Commissione. “L’obiettivo è riaffermare che le norme concordate a livello internazionale sono importanti e non possono essere ignorate unilateralmente da alcun membro dell’OMC, USA compresi”.

03:00

Notiziario

Notiziario 08.05.2025, 15:00

00:39

Accordo US-UK sui dazi

Telegiornale 08.05.2025, 12:30

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