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Gaza City: almeno 32 morti, tra cui 12 bambini

Per l’agenzia AP una raffica di attacchi aerei israeliani ha ucciso decine di persone - L’IDF: oltre 250’000 persone via dalla città - ONU: approvata una dichiarazione che chiede una soluzione a due Stati

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Notiziario 13.09.2025, 11:00

  • AP Photo/Yousef Al Zanoun
Di: ATS/ANSA/AP/joe.p. 

Una raffica di attacchi aerei ha ucciso almeno 32 persone nella città di Gaza, mentre Israele intensifica la sua offensiva nella zona e invita i palestinesi ad evacuare, secondo quanto riferito sabato dal personale medico. L’agenzia AP riporta che tra i morti - secondo l’obitorio dell’ospedale Shifa, dove sono stati portati i corpi - ci sono anche 12 bambini.

Oltre 250’000 persone via da Gaza City

L’esercito israeliano (IDF) ha dichiarato che più di 250’000 persone hanno lasciato Gaza City per spostarsi in altre parti del territorio nelle ultime settimane, da quando ha intensificato l’attacco al più grande centro urbano di Gaza.

“Secondo le stime dell’IDF, più di un quarto di milione di residenti di Gaza City si sono trasferiti fuori città per la propria sicurezza”, ha dichiarato il portavoce in lingua araba dell’esercito, il colonnello Avichay Adraee, su X.

Due Stati: la dichiarazione delle Nazioni Unite

Intanto, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato nella notta a larga maggioranza una dichiarazione che chiede “passi tangibili, tempestivi e irreversibili” verso una soluzione a due Stati tra Israele e i palestinesi.

La risoluzione è stata adottata con 142 voti a favore, 10 contrari e 12 astensioni. Di sette pagine e redatta in occasione di una conferenza internazionale ospitata dalle Nazioni Unite a luglio da Arabia Saudita e Francia, la dichiarazione condanna gli attacchi di Hamas contro Israele e denuncia al contempo gli attacchi israeliani contro le infrastrutture civili di Gaza, citando la conseguente catastrofe umanitaria.

Nonostante il sostegno schiacciante degli Stati arabi del Golfo, la risoluzione ha dovuto affrontare critiche da parte di Stati Uniti e Israele. Il diplomatico statunitense Morgan Ortagus ha descritto il voto come una “fuorviante trovata pubblicitaria” che ha incoraggiato Hamas, mentre l’ambasciatore israeliano all’ONU, Danny Danon, ha definito la dichiarazione un teatrino unilaterale, sostenendo che non ha contribuito a promuovere la pace.

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