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Gaza, la mancanza di risorse si fa sentire

Giorgio Monti, medico di Emergency: “Le condizioni della gente sono molto, molto difficili, direi disperate”

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RG 07.00 del 15.05.2025 - L’intervista di Vera Pellandini al medico Giorgio Monti

RSI Info 15.05.2025, 07:40

  • Keystone
Di: Radiogiornale-Vera Pellandini/M.Mar. 

Nella Striscia di Gaza non entrano più aiuti umanitari dal 2 marzo e diverse organizzazioni hanno segnalato il rischio di “carestia di massa”. Il 17 marzo, inoltre, si è spezzata la tregua siglata da Israele e Hamas il 19 gennaio. Da circa due mesi le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno ripreso a bombardare i territori della Striscia. Emergency, associazione italiana che offre cure medico-chirurgiche nelle zone colpite dalla guerra, si trova nei territori del conflitto dall’agosto 2024. Giorgio Monti, coordinatore medico di Emergency a Gaza, ha parlato della difficile situazione che stanno vivendo i civili e gli ospedali e della mancanza di risorse al Radiogiornale.

L’incertezza regna sovrana nella Striscia: “Stanno attaccando da sud verso nord e viceversa”. Gli operatori sul posto vengono avvisati da “ordini di evacuazione o allarmi” e questo “crea un certo grado di ansia”. Nella notte di martedì l’IDF ha colpito l’Ospedale Nasser di Khan Yunis, zona in cui opera anche Emergency con due piccole cliniche per la medicina di base. Fortunatamente nessuna operazione militare ha colpito i centri gestiti dall’associazione italiana.

“Durante la prima fase della guerra c’è stato un progressivo deterioramento delle condizioni della popolazione”, spiega il medico, ma “con il breve periodo di cessate il fuoco c’è stato un miglioramento generale”. Si poteva trovare “qualcosa al mercato”, ma “con la chiusura delle frontiere, da oltre due mesi, si sono progressivamente svuotati i mercati”. “Le condizioni della gente sono molto, molto difficili, direi disperate”.

Anche dal punto di vista dei medicamenti “non c’è possibilità di rifornirsi”, perché “non ci sono mai state alcune tipologie di farmaci, come la morfina ed i farmaci analgesici più potenti”, riferisce Giorgio Monti. L’assenza di elettricità è “un problema negli ospedali e nelle strutture”, ha sottolineato il coordinatore, ricordando che “il problema del gasolio dei generatori è immenso da mesi”, sia a causa della “carenza di combustibile”, sia “perché mancano i pezzi di ricambio per gli strumenti”.

La situazione è quindi delicata ed è molto difficile per le organizzazioni operare sul posto e per i civili farsi aiutare. Nonostante ciò, la popolazione riesce ad informarsi sulla presenza di centri attivi per l’aiuto medico tramite “i telefonini o con il passaparola tra le persone”. Questo “permette loro di avere un’idea su dove andare o non andare”, ma questo modus operandi “apre anche la porta ad un sacco di fake news che confondono i civili”. L’indice di stress è quindi molto alto.

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