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Gaza: nuovi raid israeliani, oltre 100 morti in 24 ore

I bombardamenti non si fermano - Human Rights Watch definisce “strumento di sterminio” il blocco degli aiuti alla popolazione palestinese da parte di Israele

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La clinica medica Al-Tawba, colpita da un raid sraeliano. Jabalia, Striscia di Gaza, 15 maggio 2025

Di: ATS/M. Ang. 

I nuovi raid israeliani hanno causato più di 100 morti a Gaza nelle ultime ore. Lo rende noto la protezione civile palestinese, che ha riferito di 103 persone uccise negli attacchi sulla parte settentrionale della Striscia, dove intanto continuano a non entrare gli aiuti per il blocco deciso da Israele. Mentre due milioni di abitanti patiscono la fame, il direttore ad interim di Human Rights Watch, Federico Borrello, ha dichiarato che “il blocco israeliano ha trasceso le tattiche militari, per diventare uno strumento di sterminio”.

Intanto il presidente statunitense Donald Trump, durante la sua visita in Qatar, ha dichiarato: “Stiamo lavorando duramente a Gaza”. “Gaza è stata un territorio di morte e distruzione”, ha detto, ma gli Stati Uniti interverranno, e la Striscia diventerà una “zona di libertà”. Una “Gaza Riviera”, con spiagge, grattacieli e statue di Trump dorate, come quella presentata dalla Casa Bianca a febbraio, in un video fatto con l’intelligenza artificiale. Mentre i gazawi, aveva aggiunto il presidente, dovrebbero trasferirsi nei Paesi vicini.

Hamas dal canto suo ha subito risposto all’ennesima provocazione trumpiana. “Gaza è parte integrante del territorio palestinese - ha detto Bassem Naim, membro dell’ufficio politico dell’organizzazione -, non è un bene immobile in vendita sul libero mercato”. Naim ha aggiunto che “il requisito minimo” per i negoziati “è costringere il governo del premier israeliano Benyamin Netanyahu ad aprire i valichi e consentire l’ingresso di aiuti umanitari”. Secondo l’organizzazione, “l’amministrazione statunitense, sotto la presidenza di Trump, ha la capacità di far rispettare questo obbligo umanitario”.

Il segretario di Stato USA Marco Rubio ha riferito di aver manifestato preoccupazione per la situazione umanitaria di Gaza in una telefonata con Netanyahu e ha detto che gli Stati Uniti “sono aperti a un piano alternativo” per gli aiuti. Intanto però l’ONU ha annunciato che non parteciperà alla distribuzione degli aiuti della nuova fondazione sostenuta dagli USA, la Gaza Humanitarian Foundation (GHF).

Della guerra nella Striscia ha parlato anche il presidente francese Emmanuel Macron nella sua prima telefonata con Papa Leone XIV.

La tragedia di Gaza è arrivata anche al Festival di Cannes. La regista iraniana Sepideh Farsi, che vive in esilio perché dissidente, ha presentato “Put Your Soul on Your Hand and Walk”, “Metti la tua anima nella tua mano e cammina”. Un film fatto di telefonate tra la regista e la 25enne fotoreporter di Gaza Fatma Hossona, poi uccisa dall’esercito israeliano.

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Gaza, bombe su ospedali e campi profughi

Telegiornale 14.05.2025, 20:00

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