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Gaza, raid su una scuola: sale il numero dei morti

Almeno 36 persone decedute - Fonti a Sky News Arabia: “Presto l’annuncio di Trump di un cessate il fuoco” - Si dimette il direttore della controversa Gaza Humanitarian Foundation

  • 26 maggio, 10:10
  • 26 maggio, 19:30
01:19

RG 09.00 del 26.05.2025 - Il servizio di Vera Pellandini

RSI Info 26.05.2025, 09:41

  • AP Photo/Ariel Schalit
Di: ats/joe.p. 

La Protezione Civile di Gaza gestita da Hamas afferma che almeno 36 palestinesi sono morti nel bombardamento israeliano - avvenuto la notte scorsa - di una scuola che ospitava sfollati palestinesi a Gaza City.

La Protezione civile afferma inoltre che altre 19 persone sono state uccise lunedì in un attacco israeliano contro l’abitazione di una famiglia nel nord della Striscia. Il portavoce, Mahmud Bassal, ha detto all’agenzia AFP che le squadre di soccorso hanno recuperato “19 martiri del massacro della famiglia Abd Rabbo, dopo che gli aerei da guerra hanno preso di mira l’abitazione questa mattina presto nella città di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza”.

Tre razzi lanciati da Gaza

Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno intanto reso noto che sono stati lanciati tre razzi dalla Striscia di Gaza meridionale, due dei proiettili non hanno raggiunto il bersaglio e sono caduti dentro la Striscia di Gaza, mentre il terzo è stato intercettato dalle difese aeree prima di attraversare il confine. Non ci sono notizie di feriti nella Striscia, né a causa dei due proiettili caduti a corto raggio né a causa dell’intercettazione.

Jake Wood si dimette

Il direttore della nuova fondazione umanitaria sostenuta dagli Stati Uniti per distribuire aiuti nella Striscia di Gaza ha annunciato di essersi dimesso “con effetto immediato”. Jake Wood, direttore esecutivo della Gaza Humanitarian Foundation (GHF), ha spiegato di ritenere che non fosse possibile attuare il piano dell’organizzazione “rispettando rigorosamente i principi umanitari di umanità, neutralità, imparzialità e indipendenza”. La GHF, che ha una filiale registrata a Ginevra dallo scorso febbraio, ha annunciato il 14 maggio che prevede di distribuire circa 300 milioni di pasti per un periodo iniziale di 90 giorni. L’ONU e le ONG hanno ripetutamente dichiarato che non parteciperanno alla distribuzione degli aiuti da parte di questa fondazione, accusata di collaborare con Israele.

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Le difficoltà della fondazione Gaza Humanitarian Foundation

SEIDISERA 26.05.2025, 18:00

  • © 2024 KEYSTONE-SDA-ATS AG

Apre il primo punto distribuzione degli aiuti di GHF

Il primo punto di distribuzione nella Striscia gestito dalla Gaza Humanitarian Foundation (GHF) inizierà oggi le operazioni nella Striscia. Lo hanno confermato funzionari israeliani all’emittente pubblica Kan. Si prevede che altri punti verranno aperti gradualmente. L’organizzazione intanto ha reso noto l’annuncio in una nota esprimendo anche la sua delusione per le improvvise dimissioni del suo amministratore delegato, Jake Wood.

Sky News Arabia: “Trump potrebbe annunciare una tregua”

Diverse fonti hanno rivelato a Sky News Arabia che è sempre più probabile che “il presidente degli Stati Uniti Donald Trump annunci un cessate il fuoco a Gaza nei prossimi giorni”. Le fonti hanno aggiunto che “l’annuncio di Trump avverrà nell’ambito di un accordo che include il rilascio degli ostaggi israeliani”. Domenica mattina Trump ha dichiarato di ritenere di avere buone notizie da Hamas riguardo a Gaza: “Vogliamo vedere se possiamo fermare i combattimenti” a Gaza. Abbiamo parlato con Israele e vogliamo vedere se possiamo porre fine a tutta questa situazione il prima possibile”, ha aggiunto.

Secondo fonti palestinesi, un’ultima proposta prevede il rilascio di 10 ostaggi in cambio di 70 giorni di tregua.

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