Due settimane fa Daniel Edri si è tolto la vita. Il soldato era tornato traumatizzato dai lunghi combattimenti a Gaza. Dopo un anno passato nella Striscia, il 24enne ha ricevuto la diagnosi dall’esercito: disturbo post-traumatico da stress.
Il suo ritorno alla vita da civile, nove mesi fa, viene descritto dalla madre come una lenta discesa all’inferno. “Di notte si svegliava, convinto di essere a Gaza - racconta Sigal Edri -. Distruggeva tutto, perfino i suoi strumenti musicali. La guerra lo perseguitava; aveva gli incubi”.
Daniel Edri si è tolto la vita il 6 luglio, dando fuoco alla sua macchina. La famiglia è convinta che la guerra e l’esperienza come soldato abbiano distrutto il giovane uomo e credono che le autorità israeliane non abbiano fatto abbastanza per salvarlo.
“Quasi ogni giorno sentiamo di una persona giovane che si è tolta la vita e di una famiglia distrutta. Non è normale”, afferma Eden Edri, la sorella di Daniel.
In due settimane, altri tre soldati si sono suicidati. L’ampiezza del dolore e della difficoltà si legge nei dati di un call center, riconosciuto dal Ministero della Difesa: solo il mese scorso sono state 6’000 le chiamate effettuate.
“Sono decine di migliaia i soldati in grande difficoltà che ci chiamano - racconta Shiri Daniels, dottoressa e responsabile di Eran-Call centers -. Stiamo assistendo a un aumento dei casi di ansia, depressione e problemi emotivi”.
A trenta chilometri da Tel Aviv, c’è un rifugio per ex soldati, dove viene dato loro sostegno e aiuto per ritrovarsi. Molti pazienti soffrono di sensi di colpa. Un giovane uomo, che ha trascorso nove mesi a Gaza durante il servizio militare, racconta ai microfoni come non riuscisse più a dormire o a uscire di casa. Gli orrori della guerra lo perseguitano ancora ogni giorno. “Una parte di me è rimasta là. Sento cose. Odori e rumori scatenano ricordi. È come se avessi perso una parte di me”.
L’esercito israeliano non pubblica dati ufficiali ma, secondo il quotidiano Haaretz, tra i 17’000 e i 26’000 soldati soffrono di malattie psichiche.