“La Francia dichiara di riconoscere lo Stato di Palestina nell’interesse della pace”. Lo ha annunciato lunedì il presidente francese Emmanuel Macron dal podio delle Nazioni Unite, in occasione di una conferenza per l’attuazione della soluzione a due Stati e la risoluzione pacifica della questione palestinese, co-organizzata da Parigi e Riad, ricevendo un applauso scrosciante dalla sala. “Questo riconosce che i palestinesi non sono gente di troppo sulla Terra”, ha aggiunto.
“Questo riconoscimento dello Stato di Palestina è una sconfitta per Hamas e per tutti coloro che alimentano l’odio antisemita, nutrono ossessioni antisioniste e vogliono la distruzione dello Stato di Israele”, ha proseguito Macron. In un discorso che voleva essere equilibrato, il presidente, denunciando l’attacco del 7 ottobre, ha chiesto la liberazione dei 48 ostaggi israeliani rapiti da Hamas e ha affermato che “nulla giustifica il proseguimento della guerra a Gaza”.
“È arrivato il tempo di fermare la guerra, il massacro, è arrivato il tempo della pace” a Gaza e in Medio Oriente, ha detto Macron aprendo la conferenza di alto livello all’ONU e sottolineando l’”urgenza” di una soluzione. “Non interromperemo mai la lotta esistenziale contro l’antisemitismo”, ha inoltre precisato il presidente francese.
Macron ha affermato di volere il rispetto della promessa della Carta delle Nazioni Unite di “due Stati che vivono fianco a fianco in pace e sicurezza”. Ma Israele sta espandendo la sua operazione militare a Gaza, ha proseguito, con centinaia di migliaia di persone sfollate, ferite, affamate, traumatizzate, le loro vite distrutte, nonostante Hamas sia stata significativamente indebolita.
Un’ambasciata francese in Palestina è subordinata al rilascio di “tutti gli ostaggi” da parte di Hamas e a un “cessate il fuoco” a Gaza, ha detto Macron.
ANP, dalla Francia riconoscimento storico e coraggioso
L’Autorità palestinese ha accolto con favore l’annuncio ufficiale di Macron sul riconoscimento dello Stato di Palestina da parte della Francia, definendolo una decisione “storica e coraggiosa”. Il ministero degli Affari esteri palestinese si è congratulato in un comunicato “per il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’amica Repubblica francese e lo considera una decisione storica e coraggiosa, conforme al diritto internazionale e alle risoluzioni delle Nazioni Unite, che sostiene gli sforzi compiuti per raggiungere la pace e attuare la soluzione dei due Stati”. Il ministero plaude inoltre al “ruolo pionieristico svolto dalla Francia e dal presidente Macron nell’incoraggiare numerosi Stati” a procedere allo stesso riconoscimento.

In una fotografia del 2022, Macron a Parigi insieme al presidente dell'autorità nazionale palestinese (ANP) Mahmoud Abbas
Guterres, sovranità nazionale per palestinesi è un diritto
Il segretario generale ONU, Antonio Guterres, ha detto, dal canto suo che “dobbiamo impegnarci nuovamente per la soluzione dei due Stati prima che sia troppo tardi. Una soluzione in cui due Stati indipendenti, contigui, democratici, vitali e sovrani - Israele e Palestina - siano reciprocamente riconosciuti e pienamente integrati nella comunità internazionale. Sia chiaro: la sovranità nazionale per i palestinesi è un diritto, non una ricompensa. E negarla sarebbe un regalo agli estremisti di tutto il mondo”. “Chi si oppone a questa soluzione è obbligato a rispondere a una domanda fondamentale: Qual è l’alternativa? Uno scenario con un solo Stato in cui ai palestinesi vengono negati i diritti fondamentali? Espulsi dalle loro case e dalle loro terre? Come è possibile questo nel XXI secolo? Questa non è né pace né giustizia, e non farà che aumentare il crescente isolamento di Israele sulla scena globale”, ha aggiunto il segretario generale ONU.
Lo Stato di Palestina è un’entità sovrana proclamata unilateralmente dall’OLP nel 1988, con status di osservatore non membro all’ONU dal 2012, riconosciuta da circa 150 dei 193 Stati membri ONU (inclusi i recenti riconoscimenti di Francia, Regno Unito, Canada, Australia e Portogallo).
I confini accettati da chi lo riconosce sono quelli pre-1967 (linea Verde): Cisgiordania (inclusa Gerusalemme Est come capitale), Striscia di Gaza e, in alcuni casi, le Alture del Golan.
Questi confini sono basati sulle risoluzioni ONU (per esempio la 242) e accettati dalla maggioranza dei paesi riconoscitori, ma contestati da Israele e USA, che ne negano la piena sovranità.
- La Risoluzione 242 del Consiglio di Sicurezza ONU
https://cook.cue.rsi.ch/rsi/incoming/k8ao8y-La-Risoluzione-242-del-Consiglio-di-Sicurezza-ONU/download/S_RES_242%25281967%2529-FR.pdf

Il riconoscimento della Palestina approda a New York
Telegiornale 22.09.2025, 20:00