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La Gaza Humanitarian Foundation sospende gli aiuti

Un giorno di chiusura dei centri di distribuzione nella Striscia per consentire operazioni logistiche

  • 4 giugno, 07:13
  • 4 giugno, 10:56
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La distribuzione di aiuti della GHF è stata segnata da stragi e da scene caotiche

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Di: AFP/ANSA/pon 

La controversa Gaza Humanitarian Foundation ha annunciato che i suoi siti di distribuzione degli aiuti mercoledì non sono operativi per permettere di svolgere le attività logistiche necessarie per accogliere un maggior numero di persone. Lo scrive il Times of Israel.

L’esercito israeliano - si precisa - avrà anche il tempo di preparare percorsi di accesso più sicuri, prima della ripresa delle operazioni giovedì.

Un portavoce militare ha avvertito i palestinesi che il passaggio sulle strade che portano ai siti sarà intanto vietato, poiché queste vie sono considerate zone di combattimento.

Più volte negli ultimi giorni i soldati hanno sparato sui civili, anche con un elicottero e con droni. Martedì hanno ucciso 27 persone a un chilometro circa da un punto di distribuzione nei pressi di Rafah.

02:04

Gaza, nuovo attacco contro la distribuzione di aiuti

Telegiornale 03.06.2025, 20:00

La GHF – organizzazione dal finanziamento opaco sostenuta da Stati Uniti e Israele - ha cominciato le sue operazioni da circa una settimana, dopo che lo Stato ebraico ha levato un blocco agli aiuti umanitari durato oltre due mesi. Il suo intervento è stato segnato però da scene caotiche, oltre che dalle stragi come quella citata in precedenza, condannata pure dal segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. L’alto commissario dell’ONU per i diritti umani, Volker Türk, ha parlato di crimine di guerra. Le altre ONG rifiutano ogni cooperazione con la Gaza Humanitarian Foundation, contestandone la mancata indipendenza e ritenendo che serva gli scopi militari di Israele.

Mercoledì sera il Consiglio di sicurezza dell’ONU deve riunirsi per pronunciarsi su una risoluzione che chiede un cessate il fuoco e l’accesso umanitario alla Striscia di Gaza. Il testo dovrebbe scontrarsi con un nuovo veto statunitense, il primo del secondo mandato di Donald Trump.

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