OpenAI ha presentato giovedì GPT-5, la nuova versione del suo modello di intelligenza artificiale, attesa con grande interesse nel mondo della tecnologia. Questo modello rappresenta l’ultima evoluzione di una tecnologia che ha profondamente influenzato il business e la cultura a livello globale.
I modelli GPT di OpenAI sono alla base di ChatGPT, il popolare chatbot utilizzato da centinaia di milioni di persone. Secondo l’azienda, GPT-5 sarà disponibile per tutti i 700 milioni di utenti della piattaforma.

ChapGPT: una delle app più scaricate di sempre
Ma c’è una grande incognita: OpenAI, pioniera dell’IA generativa, riuscirà a mantenere un ritmo di innovazione tale da attrarre clienti aziendali e giustificare gli ingenti investimenti necessari per sostenere questi sviluppi?
Il lancio avviene in un momento cruciale per il settore: i principali attori globali dell’intelligenza artificiale — Alphabet, Meta, Amazon e Microsoft (che sostiene OpenAI) — stanno aumentando drasticamente la loro spesa per costruire data center dedicati all’IA, alimentando le aspettative degli investitori. Queste quattro aziende prevedono di investire circa 400 miliardi di dollari nell’anno fiscale in corso. Normale, visto che si tratta di una tecnologia molto costosa.
Oltre al costo dei data center, solo per fare un esempio, i migliori ricercatori nel campo dell’IA possono chiedere fino a 100 milioni di dollari come bonus alla firma di un contratto.
“Finora, la spesa aziendale per l’IA è stata contenuta, mentre quella dei consumatori è stata sostenuta grazie alla popolarità di ChatGPT”, ha osservato l’economista Noah Smith. “Ma la spesa dei consumatori non sarà sufficiente a giustificare gli investimenti nei data center”.
OpenAI punta ora a valorizzare le capacità aziendali di GPT-5, che eccelle non solo nello sviluppo software, ma anche nella scrittura e nella gestione di domande complesse in ambito sanitario e finanziario.
GPT-5 è il primo dei nostri modelli che mi fa pensare a un esperto con un dottorato, capace di rispondere a qualsiasi domanda
Sam Altman, CEO OpenAI
“GPT-5 è il primo dei nostri modelli che mi fa pensare a un esperto con un dottorato, capace di rispondere a qualsiasi domanda”, ha dichiarato il CEO Sam Altman. “Una delle sue funzioni più interessanti è la capacità di scrivere software su richiesta: sarà una delle caratteristiche distintive dell’era GPT-5”.
Durante le dimostrazioni, OpenAI ha mostrato come GPT-5 possa generare software funzionanti partendo da semplici prompt testuali, una pratica nota come “vibe coding”.
Una delle misure chiave del successo sarà valutare se il salto da GPT-4 a GPT-5 è paragonabile ai precedenti progressi. E alcuni dei primi recensori hanno dichiarato all’agenzia Reuters che, pur essendo impressionati dalle capacità di GPT-5 nella codifica e nella risoluzione di problemi scientifici e matematici, il miglioramento rispetto a GPT-4 non appare così marcato come in passato.
GPT-5, pur avanzato, non è insomma ancora in grado di sostituire completamente l’intelligenza umana. E pure Altman ha confermato che il modello non possiede ancora la capacità di apprendere autonomamente, elemento cruciale per raggiungere un’intelligenza paragonabile a quella umana.
Nel suo popolare podcast sull’intelligenza artificiale, Dwarkesh Patel ha fatto un paragone tra l’IA attuale e l’insegnare a un bambino a suonare il sassofono leggendo gli appunti lasciati dallo studente precedente. “Uno studente fa un tentativo,” ha detto. “Appena commette un errore, lo mandi via e scrivi istruzioni dettagliate su cosa è andato storto. Lo studente successivo legge quegli appunti e prova a suonare Charlie Parker senza preparazione. Quando fallisce, tu migliori le istruzioni per il prossimo. Ecco, questo metodo semplicemente non funzionerebbe”.
La scommessa di Altman
Tre anni fa, ChatGPT ha introdotto al mondo l’IA generativa, stupendo gli utenti con la sua capacità di scrivere testi e poesie simili a quelli umani, diventando una tra le app con il tasso più alto di crescita di sempre. Nel marzo 2023, OpenAI ha lanciato GPT-4, un modello che ha segnato un grande passo avanti in termini di intelligenza.
Il progresso di GPT-4 è stato possibile grazie a una maggiore potenza di calcolo e a un volume di dati superiore. Tuttavia, OpenAI ha incontrato difficoltà nel continuare a “scalare” il modello: la disponibilità di dati testuali generati dall’uomo è limitata, e le sessioni di addestramento dei modelli più grandi sono soggette a guasti hardware e richiedono mesi per essere completate.
Parallelamente, OpenAI ha sviluppato una nuova tecnica chiamata “test-time compute”, che consente al modello di dedicare più tempo di calcolo per riflettere su ogni domanda, migliorando le prestazioni in compiti complessi come operazioni matematiche e ragionamenti avanzati.
Dobbiamo costruire molte più infrastrutture a livello globale per rendere l’intelligenza artificiale accessibile localmente in tutti i mercati
Sam Altman, CEO OpenAI
GPT-5 funge da “router”: se riceve una domanda particolarmente difficile, attiva il calcolo in tempo reale per fornire una risposta più accurata. È la prima volta che questa tecnologia viene resa disponibile al grande pubblico e Altman la considera fondamentale per la missione di OpenAI: costruire un’IA che porti benefici all’intera umanità.
“Dobbiamo costruire molte più infrastrutture a livello globale per rendere l’intelligenza artificiale accessibile localmente in tutti i mercati”, ha concluso Altman.
Il cinema e L'IA
Pardo tardi 06.08.2025, 22:35