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Raid mirato dell’IDF su Beirut, il primo da cinque mesi

L’esercito israeliano ha effettuato attacchi anche nella Striscia contro presunti miliziani di Hamas - Netanyahu: “Continuiamo a colpire il terrorismo su diversi fronti

  • 12 minuti fa
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Civili osservano i palazzi colpiti dall'attacco israeliano a Dahiyeh

Civili osservano i palazzi colpiti dall'attacco israeliano a Dahiyeh

  • Keystone
Di: ATS/AFP/Spi 

È il primo raid israeliano su Beirut da cinque mesi. Lo evidenziano domenica i media, riferendo dell’operazione condotta dall’esercito (IDF) che ha reso noto di aver effettuato “un attacco mirato prendendo di mira un terrorista chiave di Hezbollah” nel sobborgo di Dahiyeh, nella periferia sud della capitale libanese. Nel mirino c’era il numero due e capo di stato maggiore ad interim di Hezbollah, Ali Tabatabai. Non è ancora chiara la sorte dell’uomo. Il movimento sciita libanese ha però confermato che l’obiettivo era uno dei suoi responsabili.

I locali sventrati del palazzo nei sobborghi di Beirut

I locali sventrati del palazzo nei sobborghi di Beirut

  • Keystone

“Continuiamo a colpire il terrorismo su diversi fronti”, ha dichiarato il primo ministro Benjamin Netanyahu, durante una riunione del suo gabinetto, avvertendo che Israele farà “tutto il necessario” per impedire un rafforzamento di Hezbollah in Libano e di Hamas nella Striscia di Gaza.

Attacchi mirati dell’IDF anche nella Striscia

Secondo la protezione civile locale, organizzazione di primo soccorso che opera sotto l’autorità di Hamas, gli attacchi israeliani di sabato hanno causato almeno 21 morti. Israele, da parte sua, afferma di aver risposto a un attacco di Hamas e di aver ucciso cinque dei suoi leader.

Il ministero della Salute libanese ha riferito di un morto sabato in un attacco israeliano nel sud del Libano, mentre Israele ha annunciato nuovi attacchi nel sud e nell’est.

Uccisa figura di spicco di Hamas

“Questa settimana l’esercito israeliano ha colpito il Libano e continueremo a fare tutto il necessario per impedire a Hezbollah di ristabilire la sua capacità di minacciarci. È quello che facciamo anche nella Striscia di Gaza. Dall’entrata in vigore del cessate il fuoco, Hamas non smette di violarlo e noi agiamo di conseguenza”, ha detto ancora Netanyahu.

“Ci sono stati diversi tentativi da parte loro (Hamas, ndr) di penetrare nel nostro territorio oltre la linea gialla e di cercare di ferire i nostri soldati. Abbiamo sventato ciò con grande forza e abbiamo anche reagito facendo pagare un prezzo molto alto”, ha aggiunto il primo ministro.

L’esercito israeliano e lo Shin Bet (servizio di sicurezza interna che fa parte dei servizi segreti) hanno annunciato in un comunicato congiunto di aver ucciso Alaa Haddadeh in uno degli attacchi condotti sabato “in risposta alle violazioni del cessate il fuoco”.

L’uomo, presentato come un “responsabile dell’approvvigionamento e dell’equipaggiamento” di Hamas, “operava per trasferire armi dal quartier generale di Hamas ai battaglioni e ai comandanti sul campo”, ha affermato l’esercito.

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