La Nato deve “aumentare del 400%” la sua capacità di difesa aerea e missilistica in risposta alla minaccia russa. Lo ha dichiarato il segretario generale dell’Alleanza atlantica Mark Rutte, come emerge da una nota diffusa prima del suo intervento di oggi pomeriggio alla Chatham House di Londra, evento previsto dopo l’incontro a Downing Street col premier britannico Keir Starmer.
Gli attacchi russi sulle città ucraine non si fermano e anzi in questi ultimi giorni stiamo assistendo ad un’escalation. “Vediamo in Ucraina come la Russia diffonde il terrore dall’alto, quindi rafforzeremo lo scudo che protegge i nostri cieli”, ha aggiunto Rutte.

Pesanti attacchi russi sull'Ucraina
Telegiornale 07.06.2025, 20:00
Secondo Rutte è necessario un “enorme salto” nella capacità di difesa collettiva della Nato, a partire proprio da quella dei cieli, con l’obiettivo di mantenere livelli di deterrenza “credibili” rispetto alla minaccia di Mosca. In quanto “il pericolo non scomparirà nemmeno quando la guerra in Ucraina finirà”, si legge nell’anticipazione del discorso alla Chatham House intitolato ‘Building a Better Nato’ (Costruire una Nato migliore). E ancora: “I nostri eserciti hanno anche bisogno di migliaia di veicoli blindati e carri armati in più, milioni di proiettili di artiglieria in più”, per rendere l’Alleanza “più forte e letale”.
L’incremento delle spese militari fra i Paesi membri della Nato è anche al centro dell’incontro odierno tra Rutte e Starmer, oltre alla necessità di fare il punto sugli scenari di guerra internazionali, a incominciare da quello dell’Ucraina. Il Regno Unito è già andato oltre il vecchio target del 2% del Pil per le spese della difesa, sottoscritto in sede Nato ancor prima del conflitto tra Mosca e Kiev. Starmer si è inoltre impegnato a salire al 2,5 e al 2,7% dal 2027, per poi arrivare al 3% entro una scadenza orientativa indicata fra il 2030 e il 2034. Rutte ha tuttavia già sollecitato nelle ultime riunioni l’obiettivo del 3,5% a tutti gli alleati: obiettivo che secondo la stampa britannica il premier laburista potrebbe annunciare per il suo Paese a fine giugno sebbene non sia chiaro entro quale orizzonte temporale e con quali meccanismi di reperimento delle risorse.
Mosca: “La Nato è uno strumento di aggressione e scontro”
“Ora l’Alleanza atlantica, dopo aver gettato via ogni maschera, sta dimostrando in modo palese la sua essenza di strumento di aggressione e di scontro”: così il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha commentato la notizia secondo cui il segretario generale della Nato, Mark Rutte, intende “aumentare del 400%” la capacità di difesa aerea e missilistica dell’Organizzazione in risposta alla minaccia russa. Lo riporta la Tass. “Il punto è che i contribuenti europei spenderanno i loro soldi per contrastare una sorta di minaccia che, come dicono, proviene dal nostro Paese. Ma questa non è altro che una minaccia effimera”, ha detto ancora il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo la Tass.