Oggi, venerdì 16 maggio, è il giorno della ripresa dopo tre anni dei colloqui tra le delegazioni di Russia e Ucraina, previsti a Istanbul, in Turchia. In proposito, il ministero degli Esteri turco ha comunicato che gli incontri si terranno in diversi formati. Dopo aver visto giovedì sera la delegazione russa guidata da Vladimir Medinsky, il ministro Hakan Fidan ha riferito che a Istanbul venerdì sono previsti incontri trilaterali tra turchi, ucraini e russi da una parte, e turchi, americani e ucraini dall’altra. Fidan ha poi precisato: “Non è ancora certo se si terrà un incontro nel formato quadrilaterale (Stati Uniti, Russia, Ucraina e Turchia)“.
Intanto, a margine dei lavori in Turchia, il premier britannico Keir Starmer ha dichiarato che Vladimir Putin deve “pagare il prezzo per aver rifiutato la pace” con l’Ucraina. Ricordando che il leader del Cremlino si è rifiutato di incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, l’inquilino del numero 10 di Downing Street ha dichiarato che “la tattica di Putin di tergiversare e ritardare, continuando a uccidere e a provocare spargimenti di sangue in Ucraina, è intollerabile”.
Gli ha fatto eco il cancelliere tedesco Friedrich Merz, che ha sua volta ha criticato l’assenza di Putin dai colloqui di Istanbul per la pace in Ucraina. Secondo il politico della CDU “Putin è l’unico che si sta mettendo in difficoltà con la sua mancata presenza” e ha prospettato un nuovo pacchetto di sanzioni dell’UE la prossima settimana. Infatti, alla luce della mancata partecipazione del capo del Cremlino ai colloqui di Istanbul, Merz ha spiegato: “Questo pacchetto è pronto e sarà adottato a Bruxelles martedì prossimo”, ha spiegato, assicurando che le sanzioni contro la Russia entreranno in vigore immediatamente.
E se giovedì il segretario di Stato americano Marco Rubio ha espresso scetticismo sul possibile esito di questi colloqui, affermando di non attendersi granché dalla tornata di negoziati, ministri dei Paesi Baltici hanno ribadito l’esigenza di portare Mosca a una pace giusta: “La Russia è e rimarrà la minaccia più significativa per l’Alleanza atlantica nel suo complesso. Dobbiamo costringere la Russia alla pace: minare la sua economia di guerra, portandola al collasso, e indebolire le sue capacità militari è il modo più diretto per raggiungere la pace in Ucraina e in tutto lo spazio euroatlantico”. Lo ha affermato venerdì ad Antalya la ministra degli Esteri lettone, Baiba Braze.

Colloqui per un cessate-il-fuoco. Forse
Modem 16.05.2025, 08:30
Contenuto audio

Istanbul, prove di dialogo tra Russia e Ucraina
Telegiornale 15.05.2025, 20:00